Alla fine Piazza Affari riesce a vincere sui mercati azionari in Europa. La campanella sorprende il mercato tricolore in territorio positivo.
La panoramica sui mercati
Il Ftse Mib chiude a +0,65%, unico disco verde tra i maggiori mercati in Europa. Lo spread tra Bund e Btp si ferma a 268,8, in calo di 0,15. Il rendimento del decennale tricolore testa il 2,9% in aumento dello 0,6%. Il cambio EUR/USD arriva a 1.146375.
Il resto d’Europa
Il Vecchio Continente, invece, vede rosso. Il Ftse 100 di Londra chiude a -0,4% così come il Cac 40 di Parigi. Francoforte limita le perdite con il Dax a -0,18%. Tra i problemi aperti c’è ancora la Brexit. La data in cui il Parlamento britannico dirà la sua sul testo che regola l’uscita dall’Ue è stata fissata al 15 gennaio.
Top&flop a Piazza Affari
Guardando a Piazza Affari i primi titoli che balzano all’occhio sono quelli che hanno accompagnato il rialzo. Al primo posto tra i best performer c’è STM che vanta un 3,9%. Le attese sono per il 24 gennaio quando saranno pubblicati i dati delle ultime trimestrali. Ma è stata una buona giornata anche per le new entry sul Ftse Mib, Amplifon (+3%) e Juventus (+2,9%) nel listino dalla fine dell’anno.
Il caso Pirelli
Differente invece la seduta di Pirelli a -0,95% a causa di un taglio del giudizio da parte di Jp Morgan. Il broker a causa della pressione sulle materie prime vede in calo le stime 2019/2020. Il rating diventa neutral (precedente overweight) e il prezzo obiettivo passa da 8,80 a 7 euro.
Wall Street
Dall’altra parte dell’oceano, alle 17.40 (ora italiana) i listini Usa arrivano a guadagnare lo 0,8% sull’S&P 500. Bene anche il Dow con il suo 0,54% e il Nasdaq che arriva a sfiorare l’1,1%. In corsa anche il petrolio grazie alle voci confermate di un taglio sulle esportazioni quotidiane dell’Arabia Saudita. Ryad ha infatti tagliato di 800 mila barili l’export. Tanto è bastato per permettere al Brent di arrivare a 58,4 dollari al barile con un +2,3%. Corre di più il Wti a +3% pari a 49,4 dollari al barile. Rialzo anche sull’oro arrivato a 1.287 dollari l’oncia.
I dati macro ed effetti sui mercati
Per domani si attendono i dati Ue sulla fiducia delle imprese e, dagli usa, il dato delle importazioni/esportazioni di novembre. Sempre da Washington si guarda con interesse al Redbook, alle scorte settimanali di petrolio e al Credito al Consumo.
Analisi, attese e previsioni sui mercati azionari
I mercati europei continuano a mantenersi al rialzo e questo inizia ad essere un buon segnale. Continuiamo ad essere a ridosso dei massimi proiettati come da previsioni mensili.
Il 9 gennaio, scade un setup e questo in base alle nostre previsioni annuali dovrebbe essere il massimo mensile per poi lasciare spazio ad un ritracciamento fino a metà febbraio.
Il top del mese di gennaio dovrebbe poi essere rotto al rialzo fra fine febbraio ed inizio marzo per poi partire a razzo per tutto il resto dell’anno. L’alternativa con probabilità del 52% è che il bottom sia stato già segnato nel mese di dicembre e fra fine gennaio e fine febbraio, il massimo di dicembre verrà rotto al rialzo.
Abbiamo appena descritto la nostra mappa mentale e nei prossimi giorni capiremo se o meno il trend confermerà o modificherà lo scenario appena ipotizzato preparando invece un paio di anni di ribassi.
Come comportarsi?
La cautela è d’obbligo.
Si procederà per step.
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
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Future Ftse Mib | Rialzo | 19.180/19.325 | 18.265/18.525 | 17.845 |
Future Eurostoxx | Rialzo | 3.090/3.126 | 2.977/3.011 | 2.920 |
Future Dax | Rialzo | 11.000/11.101 | 10.565/10.678 | 10.374 |
Future Bund | Laterale | – | – | – |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
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Future Ftse Mib | Laterale | – | – | – |
Future Eurostoxx | Laterale | – | – | – |
Future Dax | Laterale | – | – | – |
Future Bund | Laterale | – | – | – |