Mercati azionari in forte ribasso: cosa fare?

Profondo rosso. In Europa è un fuggi fuggi generale. Bruxelles gela il Ftse Mib e distrugge il resto dei mercati azionari del Vecchio Continente.

La view su Piazza Affari

Sono i numeri a parlare. Quelli di un giovedì nero per i mercati europei. Il Ftse Mib riesce a non essere il peggiore in Europa solo perché il Dax riesce a fare peggio. -2,58% a Piazza Affari. Lo spread tra Bund tedeschi e Btp italiani arriva a 282,7. Il rendimento del decennale tricolore sfiora il 3% fermandosi a 2,94%. Ma il dramma è presente anche altrove.

Il resto dei mercati azionari del Vecchio Continente

Determinante è stato il responso della Commissione Ue che vede un 2019 a tinte fosche per l’Eurozona. Il precedente Pil a 1,9% è stato rivisto a 1,3% con la scure che si abbatte soprattutto sull’Italia. Il suo 1,2% è diventato 0,2%. Con tutte le conseguenze del caso. Basta guardare il resto dei mercati per rendersene conto. Alla chiusura il Dax di Francoforte arriva a perdere il 2,67% mentre il Cac 40 di Parigi scende dell’1,84%. Persino Londra, che in mattinata aveva fatto sperare in un qualcosa di positivo cede. Alla fine il Ftse 100 perde l’1,11%.

Wall Street  e i mercati azionari

Le cose non vanno meglio dall’altra parte dell’oceano. Alle 18,20 (ora italiana) l’S&P 500 segna un -1,34%. Parallelamente il Dow Jones scende dell’1,27% e il Nasdaq segna un passivo dell’1,54%. Petrolio in primo piano. nello stesso momento inoltre il greggio statunitense, il Wti, vede un -3,65%, calo che porta a 51,94 dollari al barile il saldo. La musica non cambia nemmeno per il Brent con un -3,11%  ovvero 60,74 dollari al barile.

I protagonisti a Piazza Affari

Guardando al mercato italiano è più facile fare i conti con i crolli che con i pochissimi, e minimi, rialzi. Dramma in casa Fiat. Al suono della campanella le azioni dell’ammiraglia di casa Agnelli arrivano a perdere il 12,2% seguita da un -6,1% di Saipem penalizzata, come è facile capire, dal petrolio. Purtroppo Fca paga un timing pessimo. I risultati positivi del 2018 scompaiono di fronte alla pubblicazione, proprio oggi, delle stime del 2019 inferiori alle attese. Purtroppo la tempesta già esplosa sui mercati non ha fatto altro che amplificare una reazione negativa che ha portato il titolo a un calo a due cifre.

In negativo anche Prysmian (-5,8%) ed Exor, sempre all’interno della galassia Agnelli (-4,7%).

Domani è un giorno importante sia in Europa che a Wall Street in quanto dobbiamo capire se il movimento odierno verrà confermato o sconfessato.

Una conferma aprirebbe le porte a nuove discese verso i minimi di dicembre con conseguente rivisitazione del nostro scenario annuale.

Come comportarsi?

La chiusura settimanale dei mercati darà indicazioni anche su come strutturare o meno il portafoglio di investimento nei prossimi 30/60 giorni.

Long o Short? Dipende dai segnali che verranno domani dai mercati.

Per quanto riguarda il Forex, il cambio Euro Dollaro continua a mostrare debolezza e finchè non verrà superato 1,1409 l’obiettivo entro l’inizio della prossima settimana è posto fra 1,13 e 1,1222.

Attese sui mercati azionari europei per domani

La situazione grafica è diventata davvero pesante e siamo ad un punto nodale. Ricordiamo che fra 11 e 14 febbraio scadranno dei setup annuali rilevanti.

Come regolarsi?

Se non cambierà qualcosa, domani si dovrebbe iniziare la giornata di contrattazione con un rimbalzo fino ai massimi giornalieri proiettati per poi lasciare spazio ad un ulteriore ribasso.

Di sera in sera confermeremo o meno l’uno o l’altro scenario.

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