Mercati azionari: i pericoli al ribasso

ProiezionidiBorsa

Quando tutto va bene sui mercati azionari è sempre importante avere presenti i fattori che potrebbero improvvisamente imbruttire il trend rialzista.

Nell’era della moneta facile, di politiche monetarie espansive, intercalate da modesti ripensamenti, i mercati azionari godono di una attrattività unica.

Questo appeal, pressoché stabilizzato nel tempo, deriva ovviamente dalla scarsissima o nulla remunerazione del comparto in competizione, ovvero l’obbligazionario.

Detta premessa ci aiuta a capire come solo eventi molto particolari e bravi potranno ostacolare, frenare o addirittura interrompere il movimento rialzista riavviatosi.

Ciò non esclude veloci ed anche significative correzioni tecniche dei prezzi ma per una vera inversione ribassista si dovranno verificare fattori strutturali al momento poco visibili.

Proviamo comunque a delinearli.

FED instabile

Abbiamo appena specificato che il segreto di questa borsa da anni incapace di veri crolli sta nella politica monetaria chiaramente e mediamente espansiva.

Va da sé che se a cominciare da domani sera la FED dovesse re- incaponirsi con l’idea di rialzare i tassi di interesse darebbe un brutto colpo agli operatori di borsa e a seguire ai mercati azionari.

Gestori e grandi gruppi finanziari che hanno riaperto le posizioni sull’azionario proprio spinti dalla nuova onda di espansione monetaria proposta da Powell &co.

BCE e UE statiche ed economia europea alle corde

L’economia europea vive una fase tutt’altro che florida.

Il recente coinvolgimento anche della Germania nel rallentamento economico rappresenta un preciso segnale di come l’Europa stia faticando per tenere un livello di crescita nel contempo adeguato e sostenibile.

La mancanza di decisionismo all’americana, da Bruxelles a Francoforte, ha fatto la differenza in questi anni.

Se questa politica burocratizzata e stantia troverà spazio anche dopo le prossime elezioni il rischio di un Europa ai margini della crescita economica globale diverrà sempre più concreto.

E con esso gli inevitabili riverberi negativi sulle borse UE che potrebbero accusare cedimenti anche “scorrelandosi” dagli altri listini, e da quelli americani in particolare.

Tensioni politiche globali

Il tema delle tensioni politiche globali rimane sempre attuale quando si parla dei destini dei mercati azionari.

Peraltro l’aggressività latente confusa con arti diplomatiche di stampo commerciale utilizzata da Trump ha procurato una fase complessivamente pacifica dopo gli anni delle bombe sparse per il pianeta dall’amministrazione Obama.

Dovrebbero dunque emergere fatti nuovi molto gravi per sconvolgere questo panorama tutto sommato sotto controllo emerso nell’ultimo biennio.

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