Mercati azionari, diretti verso i minimi proiettati

Pesanti i ribassi su tutti i mercati, sia europei che statunitensi. In calo anche il petrolio (alle 18 ora italiana il Brent è a -1,4% e il Wti a -0,48%). E l’oro sale (1.461 dollari l’oncia, sempre intorno alle 18).

Piazza Affari

Il Ftse Mib dopo il -2,41% di settimana scorsa soffre ancora e chiude il suo primo lunedì di agosto a -1,3% (20.773 punti) perdendo così anche la soglia dei 21mila punti ma riuscendo ad essere la migliore in Europa. O se non altro quella che ha perso meno. In aumento lo spread salito a 208 punti mentre il rendimento del decennale tricolore segna 1,573%

Mercati del resto d’Europa

Momento molto difficile anche per il resto dei mercati europei. Il Vecchio Continente chiude con un ampio segno meno che investe tutti i mercati. Infatti il Cac 40 di Parigi arriva a -2,2% mentre il Dax chiude a -1,8%. Negativo anche il Ftse 100 di Londra che lascia sul parterre ben il 2,47%.

Wall Street

Non si salva nemmeno Wall Street che alle 17 (ora italiana) virava nettamente in negativo. Infatti l’S&P 500 perdeva il 2,23%, il Dow arrivava a -2,28% e il Nasdaq addirittura in debacle, un -2,7%. Spaventa in questo caso la prima, forte conseguenza dell parole di Trump della settimana scorsa, parole che minacciavano di porre i dazi sull’ultima tranche di 300 miliardi di dollari di merci cinesi in entrata negli Usa. Ebbene, in questo caso Pechino ha deciso, anche se non ufficialmente visto che i vertici politici hanno negato la cosa, di svalutare lo yuan. La conferma arriva però dai numeri con la soglia psicologica dei 7 yuan per dollaro ampiamente superata. Infatti più che un annuncio ufficiale, da Pechino le autorità cinesi non si sono mosse per difendere l’oscillazione, Il risultato: la valuta nazionale è scesa al livello più basso sul mercato onshore da oltre 11 anni ovvero dal 2008.

Chi resiste a Piazza Affari?

In pochi, come detto, riescono a reggere l’onda d’urto e quei pochi che ce la fanno si salvano solo per pochi decimi sopra la parità. Questi “eroi” sono rappresentati da Bper Banca, Banco Bpm e Intesa che chiudono rispettivamente a 1,53%, 1,05% e 0,78%. I peggiori, invece sono Moncler, STM e Cnh che chiudono, sempre rispettivamente, a -5,1% -4,3% e -4,2%.

Mercati azionari: nessun segnale di inversione

Il ribasso continua ed ora gli occhi sono puntati su quello che accadrà a ridosso della data di setup del 9 agosto. L’obiettivo rimangono le   aree di minimo proiettate per il periodo 1 luglio/30 dicembre. Oggi abbiamo raggiunto un eccesso e domani si potrebbe anche cercare un rimbalzo. Raramente infatti i mercati americani lasciano due gap aperti di fila e nei primi giorni di agosto abbiamo già raggiunto estensioni di prezzi rilevanti.

Continuiamo a ribadire che: se non si riparte al rialzo entro il 9 agosto la situazione potrebbe diventare preoccupante. Al momento a questa probabilità diamo il 20%.

Quali sono   i livelli che faranno ripartire nuovi acquisti sin da subito?

I livelli di breve da monitorare

Chiusure giornaliere superiori a:

Dow Jones

26.570

Nasdaq C.

8.326

S&P 500

2.946

Ftse Mib Future

21.300

Dax Future

12.071

Eurostoxx Future

3.433

Come al solito si procederà per step.

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