Mercati azionari: crollo o risalita?

ProiezionidiBorsa

Nello scorso fine settimana di borsa i mercati azionari hanno chiaramente fatto intendere che in questa fase di economie poco brillanti hanno ripreso a dare molto peso ai dati macroeconomici.

Ulteriori dati molto brutti potrebbero ancora generare ondate di vendite sulle borse.

Pressione sulle banche centrali o vera convinzione ribassista?

La vera domanda a questo punto è se gli operatori stanno di fatto esercitando una forma di pressione sulle banche centrali ovvero sono mossi da una vera convinzione ribassista?

Andare SHORT di posizione multidays con una FED che ha a disposizione 2.5% di tassi di interesse da tagliare può essere pericolosissimo.

Tanto più con  gli effetti quasi magicamente rialzisti che storicamente sappiamo vengono prodotti dai tagli dei tassi di interesse.

Dalle reazioni ai prossimi dati macroeconomici la prima risposta

Questa settimana avremo alcuni dati macro importanti: non tantissimi ma sufficienti per capire la vera impostazione dei mercati azionari.

Dallo Zew tedesco al PIL USA, passando per i vari dati occupazionali, avremo modo di verificare se a qualche dato negativo seguiranno ulteriori forti spinte ribassiste. Ovvero capiremo se lo scivolone di settimana scorsa è stato un incidente, una semplice forma di forzatura temporanea o addirittura l’avvio di un trend.

Anche solo reazioni difformi ad eventuali dati negativi ci faranno capire che sui mercati azionari l’uniformità di vedute è venuta meno e che per una vera inversione ribassista servirà ben altro.

Vale a dire una serie prolungata di dati recessivi con le banche centrali statiche.

Le banche centrali tifano per mercati azionari solidi

Per la verità più la FED che la BCE ma comunque sappiamo come le banche centrali preferiscano mercati azionari solidi se non rialzisti.

In America, in particolare, il ciclo dei consumi è spesso direttamente correlato alle dinamiche di borsa.
Ciò accade per l’importante quota di risparmi che il ceto medio detiene sull’equity.

La FED sarà quindi prontissima a ribassare i tassi di interesse nel caso sulle borse si consolidasse una malaparata ribassista.

La stessa BCE che pure proclama il suo disinteresse per le borse ha comunque annunciato una nuova fase di TLTRO.

Operazione di finanziamento alle banche  che, pur finalizzata all’economia reale, finirà per dare linfa monetaria anche ai mercati azionari.

Ecco perché continuiamo a propendere per stare assistendo a un fenomeno di pulizia dei prezzi di breve periodo.

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