Mercati azionari: comprare titoli e azioni?

i titoli da comprare

Ultima seduta della settimana in difficoltà per i mercati azionari. Compresi quelli statunitensi

Piazza Affari

Non vanno bene le cose sul Ftse Mib. L’indice italiano ha aperto in mattinata sotto pressione, continuando così per tutto il resto della giornata. Alla fine il risultato è stato una perdita di 0,09% (20.612 punti). Intanto lo spread, cioè il differenziale tra i Bund tedeschi e i Btp italiani, che è sceso ancora fino a 258 punti. In leggero calo anche i rendimenti dell’obbligazionario, infatti il decennale tricolore è arrivato al 2,32%.

Il resto d’Europa

Come detto in apertura, il problema investe tutto il Vecchio Continente. Alla fine della giornata, infatti, è in rosso anche la Francia. Parigi vede il suo Cac 40 in passivo di 0,16%. Non fa eccezione il Dax di Francoforte che lascia sul parterre tedesco lo 0,55%. Anche Londra in passivo. Il Ftse 100 inglese, infatti, arriva a perdere lo 0,3%.

Mercati azionari di Wall Street

In negativo anche il mercato statunitense. Infatti alle 17.30 (ora italiana), mentre in Europa suonavano le campanelle di chiusura sulle varie piazze di scambio, Wall Street viaggiava in rosso. L’S&P 500 infatti segnava un passivo dello 0,22%. Lo stesso dicasi per il Dow JOnes a -0,13% mentre peggio di tutti faceva il Nasdaq a -0,5%.

Petrolio: sale la tensione Usa-Iran

Incidenti nello stretto di Hormuz. Due petroliere saudite hanno registrato una serie di esplosioni. Stando alle immagini rese note dalla Casa Bianca, all’origine di questi incidenti ci sarebbe Teheran. Ad ogni modo il problema ha permesso al petrolio di risalire dopo aver toccato, nei giorni scorsi, i minimi da oltre 5 mesi. Alle 17.25 (ora italiana) il Brent viaggiava oltre i 62 dollari con un rialzo dell’1,2% mentre il Wti era a 52,8 dollari al barile a +0,8%.

Oro: previsioni rialziste a 1.400 dollari l’oncia

Ma le tensioni nello stretto di Hormuz sono solo le ultime di un lungo quadro di incertezze. Come ad esempio quelle che, secondo le previsioni di Ubs, stanno facendo alzare le quotazioni dell’oro spingendole, in futuro, fino a 1.400 dollari l’oncia. Infatti, oltre alla crescente avversione al rischio crescente, si dovrà fare i conti, letteralmente, con un dollaro in indebolimento. A tutto vantaggio del metallo giallo che, secondo Ubs, potrebbe correre fino a tagliare il traguardo dei 1.400 dollari l’oncia.

Mercati azionari ad un punto decisivo

Al momento tutti gli  indici internazionali non hanno abbandonato il trend rialzista nemmeno di breve e quindi si “scommette” su ulteriori rialzi. Ora è attesa un’esplosione di momentum rialzista per confermare questa “situazione grafica” e  per lasciare definitivamente alle spalle il ribasso registrato nel mese di maggio.

Quali sono i livelli da monitorare che non devono cedere per mantenere il trend al rialzo di breve?

Dow Jones

25.955

Nasdaq C.

7.771

S&P 500

2.874

Dax Future

12.046

Eurostoxx Future

3.360

Ftse Mib Future

20.380

Bund Future

170,96

Anche chiusure orarie sotto i livelli indicati metterebbero in seria discussione i rialzi da inizio mese “facendo rientrare in gioco” la possibilità di non poco conto di nuovi minimi rispetto a quelli toccati fra maggio e giugno.

Mercati azionari: comprare titoli e azioni?

Crediamo che al momento il giusto approccio sia quello di rimanere a bordo campo  quantomeno essere sottopesati di breve sull’azionario. meglio attendere chiarezza dalla giornata di contrattazione di lunedì e solo un segnale di conferma rialzista effettuare degli acquisti.

A questo punto non si scarta l’ipotesi di nuovi ribassi.

 

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