Mercati azionari e il cigno nero e la traslazione degli obiettivi

ProiezionidiBorsa

A cura di Gian Piero Turletti

Autore di

Magic box

PLT

Sui principali mercati azionari stiamo assistendo ad una dinamica, ben spiegata dai canoni del metodo Magic box, e che possiamo definire come traslazione temporale degli obbiettivi.

Di che si tratta?

Quando ci troviamo ad analizzare un mercato, ci troviamo di fronte a diverse possibilità di futura evoluzione dei corsi, ed il bello del metodo in oggetto, è proprio quello, tra l’altro, di considerare le diverse opzioni che ci troviamo di fronte.

In particolare, nella situazione attuale, possiamo dire di trovarci sempre di fronte agli stessi target di prezzo già proiettati, ma la recente dinamica correttiva modifica i relativi setup temporali, spostando in avanti, quindi, il termine entro cui tali obiettivi dovrebbero essere raggiunti.

Per quanto concerne i mercati europei, siamo sempre in presenza di trend ribassisti di breve/medio, salvo rottura delle resistenze dinamiche delineate dal metodo, ed i prossimi setup temporali sono i seguenti:

Dax: 26 aprile e 6 maggio;

Eurostoxx: 18 aprile (sin d’ora possiamo dire che difficilmente rappresenterà una data di effettivo setup) e 2 maggio;

Fib: 4 e 18 maggio.

Entro le date sopra menzionate dovremmo assistere al raggiungimento di target naturali o in overshooting.

E W. Street?

Lo S & P 500 sta sostanzialmente lateralizzando, in tal modo favorendo la dinamica correttiva di breve sugli indici europei.

L’indice a stelle e strisce resta dunque inserito in un trend rialzista che ha sempre, come primario target naturale, 2084, e secondo target a 2165, ed ancora una volta stiamo assistendo ad una traslazione temporale degli obiettivi, come segue: primo setup entro il 2 maggio, successivi setup entro il 5 ed il 31 maggio.

Infine, una nota macroeconomica, che potrebbe rappresentare il cigno nero sui mercati, pronto a far deflagare improvvisamente violente, nuove ondate ribassiste.

Potrebbe tornare di attualità la questione grexit.

Non lo ipotizzo sulla base delle news, spesso fuorvianti e mediaticamente manipolate, relative al tema, ma sulla base di quello che effettivamente ne pensano i mercati.

Analizzando, infatti, la curva dei rendimenti relativi ai titoli di stato greci, si evidenzia un nuovo irripidimento della medesima nel tratto che parte dalla scadenza a 2 anni, segno che i mercati temono un ulteriore rischio relativo a tensioni finanziarie a partire da quelle quanto meno biennali.

Segno che le future dinamiche dei rapporti tra Ue e Grecia e relative dinamiche finanziarie torneranno nuovamente alla ribalta mediatica, all’insegna di nuovi rischi di Grexit?

 

 

 

 

 

 

 

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