Mercati azionari americani ed S&P 500 verso la seconda metà dell’anno: la situazione è critica

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A cura di Gian Piero Turletti,

autore di Magic Box in 7 passi e di  PLT

Siamo giunti alla seconda metà dell’anno, e molti si domandano cosa riservi questo semestre per i mercati azionari internazionali.

La risposta a questa domanda può, naturalmente, essere basata su molteplici tecniche di analisi.

Ma più di altri elementi, conterà soprattutto l’andamento di Wall streett che, come noto, presenta un elevato livello di correlazione con gli altri principali indici internazionali.

In questo articolo evidenzio quindi la situazione dello S & P 500, caratterizzata da un grave deterioramento del quadro tecnico.

Nel seguente grafico a barre settimanali potete notare, simultaneamente, sia la situazione ciclica di lungo termine, suddivisa, come da canoni del metodo, in 4 sottocicli, sia la situazione grafica.

Quel che salta subito all’occhio è la convergenza dei due tipi di analisi.

Anche a prescindere da altre tecniche, come magic box, che proiettavano per il mese di gennaio 2018 la probabile formazione di un top di rilievo, le quotazioni hanno comunque rispettato le aspettative tipiche di un ciclo rialzista, che solitamente vede formarsi il proprio massimo nel terzo sottociclo, al massimo nella prima metà del quarto.

Così è stato, ma non solo.

Dalla formazione del massimo di gennaio abbiamo assistito, in successione, ad una serie di pattern ribassisti.

Prima la violazione della trend line rossa, che costituiva il supporto dinamico dell’ampio canale rialzista, che ha inquadrato i corsi nella maggior parte del secondo sottociclo e per gran parte del terzo.

Quindi un tentativo di ripresa, che si è tradotto in un pullback di conferma, con la medesima retta che ha cambiato polarità, divenendo resistenza dinamica, e le quotazioni che hanno ceduto la retta che supportava tale tentativo.

Peraltro il massimo della fase correttiva si è formato in corrispondenza del precedente massimo e resistenza statica.

Ma l’elemento più preoccupante è che l’insieme di tali movimenti può ormai essere inquadrato in un ampio canale ribassista, come possiamo notare dal grafico.

 

Con la retta di resistenza che interseca il massimo assoluto e quello recentemente formatosi, parallela a due rette supportive, negativamente inclinate.

Come noto, maggiore è l’ampiezza del canale, maggiore la sua probabile durata.

E, viste tali dimensioni, parrebbe proprio un canale ribassista di lungo termine.

Sintetizzando: il quadro tecnico dello S & P 500 si è andato gravemente deteriorando.

Solo un superamento, almeno in chiusura settimanale, meglio mensile, della trend line di resistenza del canale ribassista, potrebbe portare verso un ribaltamento di uno scenario negativo.

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