Torna il sole (per adesso) sui mercati
La chiusura dei mercati vede il ritorno del segno più sul Ftse Mib con Piazza Affari a +0,53% (18.741 punti) con uno spread a praticamente stabile a 288 punti. Il resto d’Europa registra semafori verdi sparsi ovunque: Ftse 100 +1,1%, Cac 40 +0,9% e solo il Dax, sebbene in positivo, deve registrare qualche affanno a +0,05%.
Incrocio tra Fed e dati macro
Le attese per le prossime decisioni sulle politiche monetarie della Fed aumentano. In particolare se si dà uno sguardo ai numeri resi noti dal Dipartimento del lavoro statunitense: a novembre il tasso di disoccupazione è stato pari al 3,7%. Diverso, invece, il discorso per i non farm pay rolls, cioè i nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo: in questo caso si sono avute 155mila unità, ben al di sotto della lettura precedente a sua volta già rivista al ribasso da 250mila a 237mila unità. Non solo, ma il risultato è stato inferiore anche alle attese del consensus ferme a 205mila unità. Altro numero cui dar voce è quello della retribuzione oraria netta che a novembre ha registrato un +0,22%, rispetto allo 0,18% precedente. In questo caso, però, le previsioni erano state più drastiche con un +0,3%.
Il petrolio aiuta Piazza Affari
Tornando a Piazza Affari, tra i migliori nella classifica del Ftse Mib si piazzano Saipem al primo posto con +5,6% ed Unipol a 4%. Per quanto riguarda gli energetici è da segnalare anche il 2% di Eni e di Snam. I giganti del settore energetico devono ringraziare la svolta arrivata dall’Opec e riguardante il petrolio. Infatti il greggio, dopo i timori di un nulla di fatto, hanno iniziato un rally inatteso sull’onda delle indiscrezioni trapelate dal vertice di Vienna. Stando a quanto riferito, infatti, l’Arabia Saudita sarebbe riuscita a trovare un punto di accordo con la Russia per un totale di 1 milione di barili. A questi vanno aggiunti anche gli altri tagli operati dai membri esterni all’Opec ma che, come la Russia, hanno offerto la loro collaborazione alle strategie di controllo dei prezzi.
Europa in chiaroscuro
Tra i dati macro che hanno caratterizzato la giornata il pil del terzo trimestre nella zona euro in calo a +0,2% rispetto a +0,4% nel secondo anche se il dato più interessante è quello di alcuni, specifici paesi. Italia, Germania, Svezia e Lituania infatti, si sono fermate in territorio negativo.
Analisi, attese e previsioni sui listini azionari
Mercati che come da attese hanno formato ad inizio mese i massimi mensili proiettati ed ora sono diretti probabilmente verso i minimi .
C’è poco da aggiungere se non rimarcare un concetto espresso negli ultimi due giorni:
“tranne un’inversione rialzista nella giornata di domani per i mercati iniziamo a ragionare in tal senso:
il gap del 3 dicembre ha centrato i massimi mensili e da questo momento si potrebbe continuare a scendere fino a Natale.”
Pronti ad essere smentiti da un’inversione rialzista nella giornata di domani.
Le date più importanti del mese sono: 6, 14 e 24 dicembre.
In queste date segneremo minimi/massimi assoluti/relativi ed accelerazioni dei prezzi.
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Future Ftse Mib | Ribasso | 18.850/19.125 | 17.760/17.900 | 19.680 |
Future Eurostoxx | Ribasso | 3.079/3.132 | 32.835/2.931 | 3.242 |
Future Dax | Ribasso | 10.954/11.183 | 10.190/10.301 | 11.568 |
Future Bund | Long | 162,49/163,16 | 164,55/165,21 | 161,80 |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Future Ftse Mib | Ribasso | 18.730/18.855 | 18.210/18.330 | 19.165 |
Future Eurostoxx | Ribasso | 3.052/3.075 | 2.953/2.974 | 3.125 |
Future Dax | Ribasso | 10.831/10.916 | 10.546/10.616 | 11.091 |
Future Bund | Rialzo | – | – | 162,91 |