Mercati americani ed S&P 500: bull market?

Come sono messi i mercati americani?

Dopo aver delineato, nell’articolo di ieri, le principali dinamiche economiche e tecniche di alcuni Paesi, approfondiamo in questo articolo le modifiche tecniche intervenute con i segnali di ieri e le relative motivazioni.

Complessivamente, i mercati azionari si trovavano, sino alla chiusura del primo trimestre, in un trend differenziato, a mio avviso, tra medio e lungo termine.

Mercati americani ed S&P 500: studio dei grafici

Dopo i pesanti ribassi dello scorso anno erano intervenuti segnali ribassisti, ma era poi seguita, da dicembre, una ripresa del trend rialzista di medio termine.

I segnali ribassisti erano legati sia a schemi di analisi grafica tradizionale, che basati su metodi proprietari, come Big shot e PLT.

Approfondiamo di seguito la situazione dello S & P 500, ben esemplificata dal seguente grafico.

Il grafico evidenzia, su time frame settimanale, la formazione di un ampio canale ribassista.

Sino alla chiusura del primo trimestre, la resistenza dinamica del canale, proiettato dal massimo assoluto, ancora non era stata superata.

Pertanto, in base al concetto tradizionale che un trend dura sin tanto che non ne è decretata la fine, il trend poteva venire considerato ancora ribassista di lungo termine.

Mercati americani ed S&P 500: segnale rialzista

Ieri è intervenuto un segnale rialzista, che dovrebbe essere confermato almeno con una chiusura settimanale superiore alla trend line.

Il segnale di Big shot, ribassista, entrato a dicembre 2018, solo in base alla dinamica dei prezzi, si dovrebbe considerare rientrato, anche se richiederebbe una conferma sul trimestrale.

Infine PLT non aveva invece fornito un segnale ribassista, ma di lateralità, ed anche questo metodo richiederebbe almeno una conferma in chiusura mensile, ma solo in base ai prezzi dovrebbe essere rientrato.

Per questo avevo parlato di una situazione in chiaroscuro.

Raggiunto l’attuale livello dei prezzi, l’indice poteva arretrare confermando dinamiche ribassiste, che ciclicamente avevano una precisa ragion d’essere, oppure superare le prime resistenze, e così è stato.

Di seguito un grafico che evidenzia, invece, la ripartenza di medio dopo aver raggiunto un setup di prezzo e tempo di magic box.

Ma, per i motivi sopra indicati, non si poteva ancora parlare di ripresa rialzista di lungo, se non come mera speculazione proiettiva, nonostante, ancora una volta, la centratura dei target ribassisti.

A questo punto, se il rialzo dovesse riconfermarsi, continua ad esplicare tutta la sua valenza la seguente proiezione di magic box sul medio/lungo termine, che aveva consentito di proiettare, peraltro, il massimo di ottobre.

Osserviamo il seguente grafico:

Mercati americani ed S&P 500: studio e proiezioni dei prezzi

Osserviamo una serie di setup spazio temporali con obiettivi verso area 3600,  per gennaio 2020 e poi entro marzo 2021.

La diversa velocità delle prossime dinamiche potrà velocizzare o ritardare il raggiungimento di un determinato target.

Ma veniamo a considerare i perché del miglioramento sui listini.

Come abbiamo detto, era intervenuta l’inversione tra il tratto a breve e la scadenza decennale della curva dei rendimenti USA, ma al momento tale segnale pare rientrato.

Peraltro i future sul Federal rate proiettano come più probabile un ribasso dei tassi sino alla soglia del 2 per cento per dicembre.

Mercati americani ed S&P 500: conclusioni

Riassumendo: il trend dei principali mercati era tornato rialzista, sul medio termine, in corrispondenza di determinati target di spazio e tempo.

Nonostante ciò, erano intervenuti segnali di uscita dalle dinamiche long, o addirittura short, basati su metodi settati sul lungo termine.

Unitamente a segnali basati su metodi tradizionali.

Al momento, si è verificata un’inversione considerando metodi grafici, che richiederebbe alcune conferme più in là per alcuni metodi.

Solo in base alle attuali quotazioni, dovremmo considerare archiviato il ribasso e proiettare nuovi target rialzisti, come da analisi sopra indicata.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT
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