Mercati americani in ascesa

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a cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro dai suoi uffici di Boston

I mercati americani aprono l’ennesima seduta al rialzo, nuovi massimi per gli i principali listini. Sul fronte opposto solo l’Asia segue la stessa scia, l’Europa, invece, conclude l’ultima settimana colorandosi di rosso. Piazza Affari mostra un ribasso maggiore rispetto agli altri a causa di una probabile vittoria del NO al referendum e ad aggiungere ulteriore instabilità sono le Banche. Nel contempo, nonostante le rassicurazioni del presidente della BCE, la Germania continua a non essere soddisfatta della politica economica attuata da Draghi.

Le commodities scendono toccando nuovi minimi, il dollaro forte pesa sul prezzo dell’oro che è arrivato a toccare quasi quota 1.200 all’oncia.

Il dollaro si apprezza su tutte le valute: contro lo yen è arrivato ad essere scambiato oltre 110.50 e, invece, contro l’euro sotto 1.0600 la parità è vicina?

Il petrolio, infine, dopo aver perso quota durante la sessione asiatica, ritorna a essere scambiato a 46.35$ al barile. L’Arabia Saudita ha espresso la sua volontà di ridurre la propria produzione, almeno questo trapela dall’incontro presso Doha, ma per aver maggior contezza è necessario attendere il verdetto finale di giorno 30 novembre.

Non resta che attendere la chiusura della sessione americana per comprendere se ci sarà un’inversione o una stabilità al rialzo.

 

 

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