Mercati immobili. O quasi.
Piazza Affari
Dopo la performance non certo esaltante di ieri, oggi i mercati sembrano essere in convalescenza. Alle 17, infatti, il Ftse Mib italiano non arriva a che a 0,03%. Lo spread, cioè il differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani, abbandonati i timori politici ormai lontani, scende, seppur di poco, a 142 punti. Sul fronte dei bond, il rendimento del decennale tricolore, segna 0,839%.
Il resto del Vecchio Continente
Stessa canzone anche nel resto delle piazze di scambio europeo. Il Cac 40 di Parigi infatti, alla stessa ora guadagna un asfittico 0,07% mentre il Dax di Francoforte scende dello 0,12%. Un pò più pesante il calo di Londra che registra un Ftse 100 a -0,5% con la Gran Bretagna ancora alle prese con l’ultima, clamorosa questione Brexit.
Wall Street e i mercati ad un punto decisivo
Da parte sua, Wall Street appare anche lei indecisa. Non proprio pesante perché, qualche minuto dopo le 17, l’S&P 500 arrivava a guadagnare lo 0,08%. In verde anche il Dow con uno 0,13% in territorio positivo. Chi invece è ancora leggermente indietro è il Nasdaq a -0,3%.
La svolta di Londra
Il caso di Londra è quello che, clamorosamente, ha appesantito il Ftse 100. La Corte Suprema inglese ha dato ragione al Parlamento bocciando quindi il provvedimento preso dal premier britannico, Boris Johnson, che imponeva la chiusura del parlamento inglese. Da domani, quindi, come confermato dallo speaker della Camera dei Comuni John Bercow i deputati torneranno in aula a Westminster. Per la precisione, come ha sottolineato Bercow, si tratterà di una ripresa dei lavori e non di una riconvocazione. Prima conseguenza, un rally della sterlina.
Caso LSE
Non pare essere concluso nemmeno il caso che riguarda il London Stock Exchange, l’organo che ha in mano anche Piazza Affari. Dopo l’offerta, declinata, da parte della borsa di Hong Kong, potrebbe arrivare da quest’ultima una manovra ostile. L’intenzione, come detto più volte dai cinesi, sarebbe quella di creare un hub finanziario Lse-Hk.
Mercati ad un punto decisivo: la chiusura di domani detterà il passo
Domani scade un setup annuale. Da come si uscirà da esso verranno dispiegati effetti almeno fino al 10 ottobre, se non oltre.
Quali sono i livelli che in chiusura di seduta manterranno per mercoledì il trend rialzista in ottica multidays e faranno ripartire gli acquisti?
S&P 500
2.977
Dax Future
12.285
Eurostoxx Future
3.500
Ftse Mib Future
21.600
Una chiusura giornaliera sotto questi livelli farà iniziare un ritracciamento almeno del 2-3%. Non neghiamo, data la ciclicità negativa del mese di ottobre, che questo eventuale movimento potrebbe durare anche in più sia in tempo che spazio. Domani sera avremo le idee chiare.
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