Meglio il libretto postale o il conto corrente bancario?  

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Chi intende aprire un conto corrente farebbe meglio a chiedersi se e quando conviene optare per il libretto postale piuttosto che per un servizio bancario. Anche chi desidera trasferire il conto dalla posta alla banca dovrà leggere e ben interpretare il foglio informativo che contiene indicazioni sui costi annuali 2020. Le spese di gestione e i margini di operatività sono differenti e non sempre la scelta di un conto corrente bancario risulta vincente, parimenti quella di un conto postale.

La maggiore o minore convenienza dell’opzione bancaria o postale dipende dalle peculiari esigenze che il cliente palesa nell’atto della sottoscrizione del contratto. Ciò perché esistono alcune differenze sostanziali che contribuiscono a tracciare una precisa linea di demarcazione fra gli istituti bancari e quelli postali. Ne consegue che alla domanda se sia meglio il libretto postale o il conto corrente devono seguire risposte plurime che contemplino la specificità delle esigenze.

Meglio il libretto postale o il conto corrente bancario?

Prendiamo in esame situazioni differenti in grado di individuare esigenze diverse che spesso corrispondono a due fattori quali età e reddito del postulante.

La discriminante dell’età anagrafica gioca un ruolo di rilievo nella scelta del conto corrente perché induce a focalizzare l’interesse su poche variabili.

Se prendiamo il caso di un giovane correntista o di un anziano pensionato non dovremmo forse ipotizzare che l’operatività di cui necessita sia limitata? In entrambi i casi molto spesso il conto corrente serve unicamente per operazioni di prelievo e di accredito dell’assegno pensionistico o di eventuale borsa di studio.

Dinanzi a simili circostanze emerge con ogni evidenza che optare per un conto corrente BancoPosta potrebbe rivelarsi scelta assai felice e conveniente. Soprattutto in considerazione dei vantaggi che Poste Italiane riserva ai pensionati e ai clienti con un profilo reddituale assai modesto.

La preferenza che altri correntisti accordano agli istituti bancari dipende in larga misura dall’ampio raggio di operatività che offrono ai clienti più esigenti. Un conto bancario garantisce ambiti di manovra ben più vasti e non solo i servizi di base tipici di un conto postale. A ciò si aggiunga la possibilità di richiedere carte di credito e di debito che assicurano un’operatività di gran lunga superiore a quella della postamat. E non da ultimo conviene ricordare a chi vive il dilemma della scelta che non tutti gli esercizi commerciali accettano pagamenti con assegni postali.

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