Molti si sfregano le mani in attesa di ricevere gli aiuti economici diretti dallo Stato. Fatta la Legge ora c’è sempre qualcuno che cerca di trovare lo stratagemma per avere i soldi che non gli spettano. Da una prima lettura del Decreto Rilancio emanato dal Governo, è meglio evitare di fare i furbi sul contributo a fondo perduto.
Fare i conti con l’Agenzia delle Entrate
La stessa Agenzia delle Entrate che avrà il compito materialmente di dare i soldi al beneficiario farà i dovuti controlli visto che conosce come le sue tasche anche le nostre. Nel caso l’Agenzia delle Entrate scopre che i dati contenuti nella richiesta non sono effettivamente veritieri l’importo erogato sarà recuperato con tanto di interessi. Si parla di sanzioni dal 100 al 200%. Inoltre se viene prodotta una certificazione falsa di regolarità antimafia è previsto il carcere da due a sei anni.
Il motivo di avere un comportamento corretto
Non è la sola Agenzia delle Entrate a controllare. L’amministrazione finanziaria dialogherà con la Guardia di Finanza. Il nucleo di polizia tributaria provvederà a fare dei controlli per stabilire effettivamente se vengono rispettati i requisiti dichiarati in autocertificazione per ottenere il beneficio a fondo perduto. Chi pensa di fare il furbetto è già avvisato. I controlli sono stringenti: si corre il rischio di dover rispondere di indebita percezione e truffa ai danni dello Stato.
I tempi saranno celeri
I controlli saranno efficaci e veloci da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza. La liquidazione del contributo a fondo perduto sarà in poco tempo perché si fonda sull’automatismo tra richiesta ed effettivo riconoscimento dell’indennizzo. In questo modo si supera la criticità registrata per i finanziamenti a tasso agevolato del primo Decreto Cura Italia. Per ottenere i soldi a fondo perduto bisognerà attendere che l’Agenzia delle Entrate predisponga la piattaforma per poi dare il via all’invio dell’istanza della richiesta tramite web. Chi stava pensando a come aggirare la legge si fermi a pensare a cosa va incontro: meglio evitare di fare i furbi sul contributo a fondo perduto.