Il medio termine dello S&P 500 sotto il focus di tecniche convergenti ed analisi fondamentale

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Quella dello S & P 500 pare una situazione in bilico tra possibile ripresa ed ulteriori cali di medio e lungo termine.

L’ultima fase di rimbalzo, con cui si è chiusa la settimana appena trascorsa, ha conciso con il contatto con un supporto dinamico, ma questo ancora non ha significato inversione di medio.

Infatti, come indicato nel titolo di questo articolo, diverse tecniche convergono a definire una situazione di deterioramento del quadro tecnico, in un contesto di medio termine ormai al ribasso.

Se ne potrebbero indicare diverse, a partire dalla lente di Archimede, storico metodo di proiezionidiborsa, che tiene il polso della situazione indicando un valore di resistenza/supporto dinamico.

Al momento questo livello è 2702, e la chiusura weekly è stata inferiore a tale livello.

Magic box ha confermato un pattern ribassista, indicando inversione al rialzo solo sopra alcune resistenze di medio, con prima resistenza da 2645 (livello passante nella settimana in corso).

Quale scenario prevarrà?

Indicazioni negative anche a livello algoritmico, con l’indicatore ALFA OMEGA passato da ribassista su daily e weekly ad indicare una riduzione dell’esposizione long anche sul mensile.

In assenza di confermata inversione rialzista, il rimbalzo in atto si configura come correzione, peraltro favorita dalla posizione ciclica di Top or bottom, oltre che dal passaggio del supporto dinamico, ma destinata ad infrangersi sui livelli resistenziali, oltre ad essere favorita, a livello corale, da livelli raggiunti da probability su altri indici.

Al momento, pertanto, in assenza della costruzione di un pattern rialzista di magic box, mi astengo da proiezioni rialziste, che vadano oltre i livelli di resistenza indicati.

Solo oltre questi ultimi, verrebbe probabilmente archiviata la fase ribassista.

Le proiezioni, invece, in assenza di inversione, possono essere formulate al ribasso, in prezzo e tempo.

E, sotto questo profilo, troviamo indicazioni convergenti, ad esempio, tra magic box ed analisi ciclica.

Sul lungo termine, come più volte rimarcato, ci troviamo nel terzo sottociclo del ciclo di lungo, che dovrebbe chiudersi nel 2020.

Sul medio termine, è agevole osservare che l’attuale massimo assoluto si è formato a metà di un ciclo di 204 barre daily, ormai entrato nella sua fase discendente, che dovrebbe chiudersi con un bottom attorno a fine maggio/inizio giugno.

Da qui potrebbe quindi svilupparsi una fase correttiva, anche di ampio respiro, ma sempre entro il ciclo di lungo destinato a chiudersi nel 2020.

Con queste proiezioni temporali convergono alcuni setup di magic box, che consente le seguenti proiezioni in prezzo e tempo di medio termine:

primo target area 2475 con diversi setup, ricompresi entro il 10 maggio.

Quindi target in overshooting ricompresi tra 2330 e 2280, con setup temporale ricompresi tra maggio e giugno, ancora una volta in accordo con l’analisi ciclica.

Ma sotto il profilo dell’analisi fondamentale?

La scorsa ottava le quotazioni hanno chiuso con un valore di p/e attorno a 24,46, a fronte di un fair value, elaborato con il FED MODEL MODIFICATO, pari a 12,72, e corrispondente ad un valore di 1362,25, circa il 52 per cento rispetto alla quotazione di chiusura di venerdì.

Anche questo dato conferma l’analisi, svolta tempo fa, e pubblicata in chiaro su queste pagine, di una possibilità di ribasso analoga a quella di altri mercati orso, come quello del 2000.

Infatti dal massimo assoluto, il fenomeno della cosiddetta mean reversion, in caso di ritorno al fair value, farebbe scendere le quotazioni su un livello, ora appunto stimabile in area 1360, e corrispondente ad un calo di circa il 52 per cento dal massimo assoluto.

La discesa dal massimo del 2000 fece perdere alle quotazioni circa il 50,5% e il mercato orso iniziato nel 2007 oltre il 57%.

Sintetizzando: la vicinanza a rilevanti livelli di supporto dinamico ed alle indicazioni di top or bottom prospettano una possibile fase correttiva, che per trasformarsi in ripresa deve portarsi oltre certi livelli.

Possibili, quindi, 3 scenari: ripresa immediata del ribasso e violazione del supporto dinamico, con ulteriore conferma dello scenario in atto.

Ripresa delle quotazioni, con rottura delle resistenze, o tenuta di queste ultime e ripresa del ribasso.

Al momento, a mio modesto parere, vi sono diversi elementi che fanno propendere per uno scenario ribassista principale, con possibile fase correttiva in atto.

Certo, soprattutto a livello grafico certi livelli supportivi di lungo ancora non sono stati violati, ed è anche per questo che, in base alle regole tradizionali di tipo trend following, il trend sarebbe da considerare, sul lungo termine, ancora rialzista, ma intanto Dax ed Eurostoxx hanno già violato i primi livelli di lungo termine, in base al metodo PLT, di mia ideazione, ed è difficile pensare ad un Dax in fase di inversione di lungo senza pari trend dall’altra parte dell’Atlantico.

Comunque seguiremo l’evolversi della situazione, pronti a cogliere eventuali segni di archiviazione del trend ribassista in atto.

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