Mediaset: è iniziata la marcia di avvicinamento all’assemblea. Qual’è lo stato di salute del titolo?

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E’ partita la raccolta delle deleghe in vista dell’assemblea di Mediaset. L’operazione, promossa da Fininvest, terminerà il 14 dicembre. L’assemblea dei soci del 15 dicembre punta a una riduzione del numero dei consiglieri e ad assicurare la rappresentanza delle minoranze. Equita ha confermato il rating hold sul titolo (prezzo obiettivo 3,5 euro), mentre per Mediobanca è outperform. Per dettagli si legga la news di MilanoFinanza riportata qui di seguito.

Dal punto di vista tecnico il titolo si avvicina mostrando una tendenza ribassista che, però, è in difficoltà a causa della forte supporto in area 2.90€. La tenuta di questo valore favorirebbe un rimbalzo fino in area 3.63€ dove si deciderebbero le sorti di medio/lungo termine del titolo.

Nel caso di continuazione ribassista gli obiettivi sono quelli indicati in figura.

News: Fonte MilanoFinanza

Al via oggi la raccolta delle deleghe promossa da Fininvest, che terminerà il 14 dicembre, in vista dell’assemblea dei soci di Mediaset  del 15 dicembre incentrata sulla modifica dell’articolo dello statuto sociale ,che introdurrà il voto di lista di maggioranza al posto dell’attuale sistema di tipo proporzionale puro.

Il cambiamento porterà a una riduzione del numero dei consiglieri tra 7 a 15 (rispetto ai 5-21 attuali) e ad assicurare la rappresentanza delle minoranze. Le liste per la nomina del cda potranno essere presentate dai soci di Mediaset  o dal consiglio di amministrazione stesso. Secondo quanto indicato dal prospetto di raccolta, la sollecitazione delle deleghe di voto è stata affidata a Proxitalia, società parte del gruppo Georgeson.

Sempre nel prospetto sono elencati i motivi che hanno spinto Fininvest a condividere la proposta di voto formulata dal cda di Mediaset . Il gruppo di Cologno Monzese è rimasto, infatti, uno dei pochi componenti del FtseMib ad affidare la nomina il consiglio a un sistema proporzionale puro, senza premi di maggioranza e con un numero di amministratori fino a 21. Secondo Fininvest le modifiche statutarie porterebbero a un incremento della stabilità dell’organo di governo societario, considerata la chiara maggioranza, all’interno del cda, a favore della lista che ottiene la prevalenza dei voti.

Inoltre, Fininvest ritiene che il nuovo sistema di nomina del cda consentirebbe il raggiungimento di alcuni importanti obiettivi. In primo luogo, gli azionisti in grado di raccogliere il più alto numero di voti si troverebbero nelle condizioni di esprimere una maggioranza più ampia e definita dei consiglieri, assicurando coerenza nella gestione e stabilità nell’organo di governo societario; inoltre sarebbero tutelate adeguatamente le minoranze garantendo che, nel caso di presentazione di una lista, da questa sarebbero tratti almeno due componenti del consiglio.

A Piazza Affari il titolo Mediaset  scambia a 3,05 euro, in ribasso dello 0,07%.

Questa mattina gli analisti di Equita Sim hanno confermato la raccomandazione hold sul titolo Mediaset , con prezzo obiettivo a 3,5 euro, dopo le ultime indiscrezioni sulla trattativa con Vivendi  secondo le quali la joint venture Tim -Canal Plus sarebbe disposta ad acquistare i contenuti “free to air di Mediaset “, ossia i canali in chiaro presenti sul digitale terrestre, con “un contratto di 6 anni a un prezzo sufficiente per poter compensare il mancato rispetto del contratto Premium-Vivendi “. Secondo gli analisti, l’accordo tra Mediaset  e il gruppo francese sarebbe positivo in quanto “aumenterebbe la visibilità sul breakeven di Premium dal 2019 e l’impatto positivo sarebbe significativo sugli utili 2018-2022, con addizionali ricavi stabili”.

Anche gli analisti di Mediobanca  Securities hanno confermato la propria visione positiva su Mediaset , mantenendo la raccomandazione outperform con target price a 3,76 euro. Secondo gli esperti, il raggiungimento di un accordo con Vivendi  rappresenterebbe la “ciliegina sulla torta”: la possibile fornitura di contenuti a terze parti potrebbe infatti tradursi in un buon aumento delle proprie stime e di quelle del consenso.

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