È del 4 febbraio la notizia che il tribunale di Milano ha fatto segnare a favore di Mediaset un punto nella lunga guerra giudiziaria con i francesi di Vivendi.
La sentenza del giudice ha sancito che le richieste, da parte di Vivendi e di Simon Fiduciaria, di sospensione cautelare sull’operazione di riassetto della attività italiane e spagnole di Mediaset sotto la holding olandese MediaforEurope (Mfe) non possono essere accettate. Questa, però, non è la fine della storia infinita tra in due contendenti. La strada è ancora lunga. Tuttavia lo sblocco in Italia è un viatico di non poco conto in attesa di quel che succederà, prima della deadline del 19 marzo, in Spagna (dove la fusione è sospesa e si terrà l’udienza di merito il 6 febbraio) e in Olanda (dove Vivendi ha fatto ricorso).
In attesa delle decisioni dalle aule dei tribunali di tutta Europa, Mediaset continua a essere un titolo azionario fortemente sottovalutato. Nonostante un consenso medio HOLD, il titolo risulta essere sottovalutato di oltre il 20%. Questa sottovalutazione sale a oltre il 50% quando si confrontano le quotazioni attuali con il fair vallue di Mediaset.
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Analisi grafica e previsionale del titolo Mediaset
Mediaset (MIL:MS) ha chiuso la seduta del 5 febbraio a quota 2,187€ in ribasso dello 0,33% rispetto alla seduta precedente.
Sul time frame settimanale la tendenza in corso è ribassista, ma le quotazioni sono molto vicine all fondamentale supporto in area 2,3281€ (I° obiettivo di prezzo). Una chiusura settimanale sotto questo livello aprirebbe le porte a una continuazione delle discesa almeno fino in area 1,81922€ (III° obiettivo di prezzo) . La massima estensione del ribasso in corso si trova in area 1,3122€.
I rialzisti troverebbero molta forza dalla tenuta del supporto in area 2,3281€.
Mediaset: proiezione ribasista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.
