Marzo è il momento di rinvasare gerani, gardenie e queste altre piante ma solo se notiamo questi campanelli d’allarme

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La primavera sta arrivando e i vivaisti, i provetti giardinieri e i pollici verdi sono tutti in fermento per i lavori da eseguire. Marzo è il mese giusto per mettere le mani nella terra e dedicarci anima e corpo alle nostre piante per poi goderci le fioriture e l’esplosione dei colori. Il “laboratorio di Madre Natura” sta lavorando alacremente per far germogliare i timidi virgulti che ci daranno poi tanta soddisfazione. Fra le operazioni che ci attendono ci sono le semine, le potature ma soprattutto i rinvasi. In questo articolo vedremo come capire se una pianta debba essere rinvasata oppure non ne abbia necessità. Inoltre vedremo quali piante andranno ricollocate in vasi più grandi proprio in queste giornate.

Marzo è il momento di rinvasare gerani, gardenie e queste altre piante ma solo se notiamo questi campanelli d’allarme

Ci sono numerose piante che in questo periodo sono in pieno risveglio vegetativo e che potrebbero necessitare di un nuovo vaso. Fra queste annoveriamo tutte le piante aromatiche perenni che coltiviamo in vasi sul balcone e sono:

  • il rosmarino;
  • la salvia;
  • il timo;
  • l’erba cipollina;
  • l’origano;
  • la menta;
  • l’alloro.

Fra le varietà floreali troviamo:

  • la gerbera;
  • il geranio;
  • la camelia;
  • la lavanda.

Come si fa il rinvaso e la concimazione

Il rinvaso avviene trasportando la vecchia pianta in un vaso leggermente più ampio. Gli esperti consigliano un diametro superiore a quello del vaso precedente di 4/5 centimetri. Prima si prepara la nuova dimora della pianta: si predispone un fondo di palline di argilla espansa o dei gusci di noce o dei cocci di terracotta. Si prepara un primo strato di terreno con i mix consigliati pianta per pianta. Ad esempio per la lavanda mixeremo della sabbia con del terriccio universale. Per le acidofile come ortensie, azalee, gardenie o camelie, esistono invece, dei substrati già pronti da usare.

Ora sfileremo con cura la pianta con il proprio pane di terra (la zolla con le radici). Se facesse troppo attrito contro il vaso, rischieremmo di rovinarne il fusto. Facciamo allora, scendere lungo la circonferenza del vaso interna qualche goccia di olio e sfiliamo la pianta. Ora la collochiamo al centro del nuovo vaso in modo che il colletto della pianta non sia troppo sotto il bordo del vaso.

Ora colmiamo con il terriccio gli spazi rimasti vuoti. Annaffiamo con cautela per cementare il terreno.

Diamo un’occhiata alle radici e concimiamo

In questa occasione valutiamo anche la salute delle radici. Se troviamo del marciume, tagliamo le parti molli e mettiamo la pianta ad asciugare prima di rinvasarla. Valutiamo anche la presenza di funghi e nel caso applichiamo un idoneo funghicida.

Ultima cosa da fare è la concimazione: preferibile in questo momento di ripresa vegetativa è quello a lenta cessione in modo fa supportare la pianta durante la prossima fioritura.

Come si capisce se è giusto rinvasare la pianta

In questo caso ci possiamo attenere a 4 regole:

  • se sta già fiorendo (cosa che non è da escludere con questo clima anomalo) abbandoniamo l’idea di rinvasare;
  • ancora, se le radici fuoriescono dal vaso, è ora di rinvasare.
  • se c’è un’evidente sproporzione fra chioma e vaso, procediamo con il cambio del vaso;
  • se il terreno è vecchio e ormai poco drenante meglio non rinviare e traslocare la piantina.

Quindi marzo è il momento di rinvasare gerani ma non solo.

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