Mangiare piccante accelera il metabolismo?

Cosa fare se la lingua brucia a causa del peperoncino, piccante

Mangiare piccante accelera il metabolismo?  In molti paesi soprattutto asiatici le spezie piccanti sono all’ordine del giorno. Il peperoncino appartiene alla famiglia delle solanacee tra cui si annoverano anche peperoni, melanzane, pomodori e ha origini lontane. È fonte di molti minerali come calcio, fosforo, magnesio, potassio, ferro, selenio oltre che di importanti vitamine: si annoverano la A, quelle del gruppo B, la C – particolarmente abbondante nel peperoncino fresco – e la E.

Mangiare piccante accelera il metabolismo?  

L’assunzione del peperoncino in aggiunta ai cibi, oltre a dare la caratteristica percezione di piccante, dona anche una certa sensazione di calore. Tale impressione è data ovviamente non da un reale aumento della temperatura corporea, ma dall’attivazione di determinati recettori. La capsaicina aiuta a prevenire la sensazione di fame. Ciò è possibile perché essa riduce l’attività di un ormone.  Una riduzione della sua attività può rappresentare un buon aiuto per ridurre il desiderio di cibo e facilitare il processo di dimagrimento. La capsaicina, inoltre, stimola e accelera il metabolismo. Alcuni studi hanno dimostrato come essa possa aumentare la spesa energetica utilizzando i grassi anche a riposo. Naturalmente, la combinazione ottimale che preveda corretto regime alimentare, sport e assunzione di peperoncino permette di dare una scossa più importante ai metabolismi più pigri.

Quanto mangiarne

Per quanto possa fare bene si consiglia di non esagerare e non eccedere oltre gli 8 – 10 g quotidiani. Questo perché l’uso cospicuo di peperoncino può essere dannoso, infiammatorio e ustionante per l’apparato gastrico. Il modo migliore per assumere il peperoncino è, ovviamente, durante i pasti, che saranno resi più facilmente digeribili grazie proprio alle sue caratteristiche digestive. Fresco sminuzzato sarebbe la scelta d’impiego ideale, ma ne sono valide alternative anche la versione in polvere, trita, oppure sott’olio, previa opportuna sgocciolatura. Sicuramente mangiarlo a pranzo è più di gusto e non è cosa da poco.

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