Mai mettere il pane a tavola capovolto, ecco perché

pane, carboidrati

Vi sarà certamente capitato di sedere a tavola in mensa con qualche collega, o al ristorante con qualche amico e trovare un panino capovolto. In fretta e furia, il commensale conscio della situazione, avrà rimesso in posizione il panino con buona pace nostra e della curiosità di tutti. Per quanti di voi non lo sapessero, la nostra redazione ricorda: mai mettere il pane a tavola capovolto, ecco perché secondo la tradizione.

L’importanza del pane nella storia

Sappiamo quanto il pane abbia accompagnato l’uomo nella storia, tanto da diventare un punto di riferimento importante nella religione, corrispondendo anche al corpo di Cristo. Il pane è un elemento nutritivo base che l’uomo ha imparato a cuocere appena scoperto il fuoco. Nell’antica Macedonia i matrimoni si consacravano con il taglio di una pagnotta che veniva divisa e mangiata dai due sposi. A Roma, per celebrare i trionfi, gli imperatori offrivano al popolo “Panem et circenses”: pane e spettacoli del circo. Ma, allo stesso tempo, proprio nell’antichità, servire il pane girato sarebbe stato il gesto che denotava la mancanza di rispetto per gli ospiti sgraditi.

Lo sviluppo della tradizione al Sud Italia

Ma la vera e propria tradizione di mai mettere il pane a tavola capovolto, ecco il perché non va fatto, arriva ancora una volta dal nostro paese. Si dice infatti che durante la dominazione francese del rinascimento al Sud Italia, tasse e condanne a morte opprimessero il popolo. Già serpeggiando il malcontento per la dominazione straniera, che strozzava il popolo di tasse e vessazioni, i boia avevano parecchio lavoro da svolgere. Aumentavano infatti quotidianamente gli episodi di repressione delle insurrezioni popolari. Fu così che i fornai, per protesta, smisero di vendere il pane ai boia del re.

Nuove tasse e nuove idee

Ma il re Carlo VII, per proteggere i suoi boia, impose nuove tasse ai poveri fornai, i quali decisero allora, con la tipica astuzia italica, di mettere gli scarti nelle pagnotte destinate ai boia e agli scagnozzi del re. Non solo, inoltre i garzoni avevano il compito di portare ai boia il pane loro destinato rovesciato, per distinguerlo da quello buono. Si mandava così a corte un chiaro messaggio di disprezzo nei confronti della dominazione straniera e l’abbinamento pane storto-sciagura della morte e delle tasse. Ancora una volta emerge la straordinaria acutezza e l’ingegno del popolo italiano, mai domo e sempre pronto alle invenzioni. Ricordiamoci però adesso, che, se troviamo il pane capovolto, se non vogliamo vedere arrivare nuove tasse, meglio metterlo a posto! Il nostro “team benessere” si permette anche di rammentare che, per non ingrassare, pane e pasta assieme devono essere assolutamente limitati, per non eccedere con carboidrati e  zuccheri.

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