Macedonia europea di dati macro up and down

ProiezionidiBorsa

Mattinata caratterizzata dall’ attacco speculativo all’Italia dopo il varo della manovra e da una variegata macedonia di dati macro  che hanno riguardato molti paesi e su cui ci soffermiamo sulle “derivate” principali:

Spese dei consumatori francesi (Mensile) (Ago) 0,8% 0,3% 0,1%
IPC francese (Annuale) 2,2% 2,3%
IPC francese (Mensile) -0,2% -0,1% 0,5%
IPP francese (Mensile) (Ago) 0,2% 0,6%
IPP in Spagna (Annuale) 2,2% 2,2% 2,2%
IPC della Spagna (Mensile) 0,2% 0,1%
PIL spagnolo (Annuale) (2° trim.) 2,5% 2,7% 3,0%
PIL della Spagna (Trimestrale) (2° trim.) 0,6% 0,6% 0,7%
Variazione della disoccupazione in Germania (Set) -23K -9K -10K
Tasso di disoccupazione tedesco (Set) 5,1% 5,2% 5,2%
Disoccupazione in Germania, dato non destagionalizzato (Set) 2,256M 2,270M 2,351M
Investimenti delle aziende (Trimestrale) (2° trim.) -0,7% 0,5% -0,5%
Investimenti delle aziende (Annuale) (2° trim.) -0,2% 0,8% 2,3%
Partite correnti (2° trim.) -20,3B -19,4B -15,7B
PIL (Annuale) (2° trim.) 1,2% 1,3% 1,1%
PIL (Trimestrale) (2° trim.) 0,4% 0,4% 0,1%

 

Ha aperto le danze una Francia ringalluzzita dalla mossa di Macron di alzare il rapporto deficit PIL che non ha sconvolto i mercati come sta accadendo per l’Italia. L’aumento delle spese dei consumatori era già un buon viatico per i transalpini che ora potranno provare ad agganciare il treno della ripresa forti di risorse importanti e senza Hedge fund ad aggredirli.

In Spagna stabili i dati sui prezzi, prosegue la discesa dei dati incrementali del PIL con un 2.5% verso 2.7% che rimane comunque dato di crescita ragguardevole per un paese del sud Europa e con una disoccupazione ad altissimi livelli. Anche la Spagna ha deciso di incrementare il rapporto deficit PIL e anche in questo caso, almeno inizialmente i mercati avevano benedetto la cosa senza sviluppare particolari aggressioni verso i bonos…ora si vedrà…

I primi convinti segni verdi arrivano, ancora una volta , dalla Germania.
dalle parti di Berlino si festeggia una decrescita della disoccupazione di 23k ben meglio delle attese posizionate a -9k. In percentuale siamo al 5,1% non distanti dalla soglia di eccellenza corrente degli Stati Uniti e per contro a meno della metà del dato  italiano.

Questi dati daranno ancora più forza nell’elevare la media europea e di seguito poter consentire a Draghi di riaffermare che la disoccupazione continua a scendere…manco fosse il presidente della Bundesbank anziché della BCE.

Tornano invece diversi segni rossi in Gran Bretagna. Il tira e molla di Londra con Bruxelles sulla concretizzazione della Brexit evidentemente non piace alle imprese che hanno vistosamente ridotto gli investimenti. A maggior ragione quando alcuni parlano di rifare il referendum tanto da spingere il leader della Brexit Nigel Farage a riscendere in campo.

Anche Il PIL annuale è cresciuto meno delle attese: 1,2% contro 1.3% ma pur sempre meglio del precedete a +1.1%. Se poi vediamo che l’ultimo trimestre ha realizzato uno +0.4% in linea con le attese ma decisamente migliorativo rispetto al +0.1% precedente.
Come dire che sì , qualche segnale di alert si nota ma che complessivamente nel Regno Unito la situazione macro è ampiamente sotto controllo.

Consigliati per te