Ma davvero la BCE acquisterà bond green per salvare l’Italia?

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Pare proprio che questa sia l’ultima idea che stiano partorendo a Francoforte. Ma davvero la BCE acquisterà bond green per salvare l’Italia? Sì e no, secondo le ultime indiscrezioni. Sì in merito all’acquisto di bond. No in merito a che la cosa sia fatta (anche) per salvare l’Italia. Cerchiamo di chiarire.

Nel mondo l’esigenza di attenzione al cambiamento climatico è ormai un dato di fatto. Non è che ci sia voluta una Greta Thunberg qualsiasi. La cosa era già in atto da molto tempo. E la finanza se ne era accorta già da anni, visto che le obbligazioni verdi datano dall’ormai lontano 2007. E furono le ormai storiche emissioni della BEI. Di recente la BCE ha ulteriormente sottolineato l’esigenza della cosa. Evidenziando l’importanza di valutare con attenzione gli effetti dei cambiamenti climatici. Cosa che spesso il mercato non è in grado di fare. Ma davvero la BCE acquisterà bond green?

Ma davvero la BCE acquisterà bond green per salvare l’Italia?

È del 14 ottobre, cioè di ieri, la riflessione della Lagarde sulla necessità della BCE di impegnarsi di più nell’acquisto di green bond. E la riflessione è presto fatta. Qual è la composizione del portafoglio di bond della BCE in relazione ai rischi climatici? Qual è l’atteggiamento degli investitori in merito alle obbligazioni emesse da società inquinanti? Le stanno valutando correttamente?

Una cosa è sicura. L’Unione Europea sta spingendo aggressivamente sul rispetto delle regole climatiche. E degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Non a caso il Green New Deal è centrale alla politica della Commissione guidata da Ursula Von der Leyen. E non a caso il “core” dei progetti da presentare per ricevere i soldi del Next Generation EU (il Recovery Fund) dovranno considerare l’impatto climatico.

Ecco quindi che si presenta la questione bond. Se quelli delle società inquinanti dovessero avere meno appeal per gli investitori, diventerebbero improduttivi per la BCE. Da qui la necessità della discussione. Che certamente vedrà una progressiva sostituzione delle obbligazioni emesse da società poco etiche con quelle verdi.

E l’Italia?

Per quanto riguarda il Bel Paese, l’occasione sarebbe storica. Basterebbe che sia lo Stato che le imprese incominciassero ad organizzarsi per mettere green bond. La BCE li comprerebbe a piene mani. Anche più di quanto non stia facendo adesso. E siccome le obbligazioni corporate saranno sempre più acquistate da Francoforte, sono proprio le aziende che dovrebbero cogliere al volo questa occasione. Con tristezza, dobbiamo dire che all’orizzonte non si scorge niente.

“Aiutati che Dio t’aiuta”, dice un vecchio detto. La BCE è sempre pronta a fare le sua parte con l’Italia. Sicuramente sin dal “whatever it takes” di Mario Draghi. Ma anche noi dovremmo metterci del nostro, cogliendo le occasioni che si presentano. Purtroppo, pare che la miopia italica continui.

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