L’Unione Europea si sbilancia sul destino del Covid 19 e presenta la strategia per l’intero inverno

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Giorni particolarmente concitati, questi in cui l’Unione Europea ha lanciato le linee guida che saranno valevoli per l’intero inverno. L’Istituzione si è detta sufficientemente preoccupata circa il ritorno di una nuova ondata di contagi nei primi mesi del 2021. L’Unione Europea si sbilancia sul destino del Covid 19 e presenta la strategia per l’intero inverno.

Le linee guida per i Paesi membri

Se l’Italia si è momentaneamente mossa con riferimento al periodo post natalizio, l’UE, come è giusto che sia, mostra una veduta decisamente più ampia. Il timore è rivolto all’intero periodo invernale, nel quale si intende scongiurare l’arrivo di una nuova ondata di contagi. Essa ha ritenuto fondamentale più che mai, un approccio coordinato di tutti i Paesi membri, volto a evitare altri lockdown generalizzati.

Un unico imperativo categorico lanciato dall’UE: vita e salute devono prevalere sulla necessità di celebrare le feste. Si rinnova quindi l’invito a mantenere sempre attuale l’ormai famoso distanziamento sociale e si esorta a evitare le cerimonie religiose che generano assembramenti. Quindi, l’Unione Europea si sbilancia sul destino del Covid 19 e presenta la strategia per l’intero inverno. Essa si dice pronta a sostenere i vari Stati membri, nelle loro prossime attività di distribuzione dei vaccini. La richiesta è quella d’incentivare il più possibile l’utilizzo della didattica a distanza, almeno fino a gennaio.

Attenzione anche alla salute mentale dopo l’epidemia

L’Unione Europea si sbilancia sul destino del Covid 19 e presenta la strategia per l’intero inverno, comprensiva di una maggiore attenzione alla salute mentale degli individui. Essa esorta ogni Stato membro a comunicare, con una distinta chiarezza, le misure da adottare in questi prossimi primi giorni d’inverno. L’Istituzione chiede, cioè,  che i cittadini abbiano ben a fuoco le motivazioni che hanno spinto all’adozione di certe misure restrittive, piuttosto che altre.

Gli studi condotti sinora circa gli effetti che la pandemia globale ha trascinato con sé, mostrano squilibri del benessere mentale abbastanza ricorrenti. Aumento del ricorso a droghe, alcol, più ansia e stress, sono solo alcuni dei fattori maggiormente destabilizzanti. La salute mentale è un fattore che bisogna tenere a mente e monitorare, almeno quanto si è soliti fare per quella fisica. La raccomandazione è anche quella di viaggiare in altri Paesi solo dopo essersi sottoposti a vaccino antinfluenzale. Poi smart working, quarantena dopo gli spostamenti infra regionali e promozione dell’utilizzo di software per il tracciamento dei contagi. Questi ultimi sono considerati dall’Istituzione uno degli strumenti più potenti e raffinati, ideati al precipuo fine di arrestare o, quantomeno, fortemente limitare l’avvicendarsi dell’epidemia. L’UE è irremovibile: non è più possibile accettare che, in Europa, si verifichi un decesso ogni 17 secondi.

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