Luce blu: quali effetti ha sulla nostra pelle e come difendersi

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Sei ore al giorno e 150 sblocchi: non è il titolo di una nuova serie Tv ma i numeri dell’utilizzo che l’utente medio fa quotidianamente dei device elettronici che emettono luce blu. Studi recenti la indicano come la più importante causa dell’invecchiamento precoce della pelle ed è tempo di correre ai ripari. Ma quali effetti ha sulla nostra pelle e come difendersi?

Luce blu: di cosa si tratta

La luce blu altro non è che la luce emessa dai dispositivi LCD e LED, quindi smartphone, pc, tablet e tv. Gli appassionati di skincare sicuramente ne avranno già sentito parlare, visto che recenti studi indicano la famigerata luce blu come la causa principale dell’invecchiamento cutaneo. Nonché dell’insorgenza di maculopatie oculari.

La luce blu infatti, detta anche luce HEV dall’acronimo “High Energy Visible”, agisce in modo molto simile ai raggi UVA, arriva al derma e penetra molto in profondità. Scatenando diversi effetti sul nostro organismo.

La luce HEV è una componente naturale della radiazione solare. Fa parte della luce visibile a cui siamo esposti quotidianamente. Un’esposizione moderata a questi raggi ha effetti benefici sul nostro corpo. Produzione di vitamine e regolazione del nostro equilibrio ormonale sono solo alcuni degli effetti positivi che potremmo elencare.

La parte dannosa, invece, è la luce artificiale prodotta dai dispositivi elettronici. Questa ha un’intensità fino a 1.000 volte più elevata rispetto alla soglia di comfort visivo oculare.

Quali effetti ha sulla nostra pelle

Un’esposizione continua e non protetta alla luce blu causa:

  • stress ossidativo, e quindi la produzione di radicali liberi;
  • danni a collagene ed elastina;
  • iperpigmentazione della pelle, quindi formazione aree più scure sulla pelle;
  • degenerazione maculare, quindi infiammazioni congiuntivali e alla cornea ed effetti più a lungo termine come cataratta e miopia;
  • effetti sull’organismo: insonnia, mal di testa, cali di concentrazione;
  • disturbi al ritmo circadiano: uno schermo attivo inganna il nostro cervello inducendolo a pensare che sia ancora giorno e questo sballa il nostro ritmo sonno-veglia, causando difficoltà nel dormire.

Basti pensare che mediamente trascorriamo sei ore al giorno davanti a schermi LED: controllare le e-mail, puntare la sveglia, navigare su internet, calcolare i passi…

Queste sono solo alcune delle tante funzioni maggiormente utilizzate da chiunque possieda uno smartphone. Ma dobbiamo tenere presente alcuni rischi derivanti da questo utilizzo indiscriminato.

Quindi come difendersi?

Kylie Jenner e Apple hanno lanciato Selfie Cosmetic, la crema che protegge dalla luce blu. E se non si vuole applicare la crema solare anche per stare in casa, l’alternativa è attenersi a questi piccoli accorgimenti utili:

  • diminuire l’utilizzo di device, impostando una notifica che ogni tot di tempo che ci terrà aggiornati sul nostro utilizzo;
  • attivare la modalità notturna o “filtro blu”, disponibile su tutti i telefoni;
  • utilizzare lenti oftalmiche munite di filtro anti luce blu, l’ideale per chi lavora in ufficio.

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