Importantissimo meeting dell’OPEC in corso di svolgimento a Vienna organizzato col preciso intento di sostenere i prezzi del petrolio.
Accordo ancora lontano
Il ministro dell’Arabia Saudita ha per ora confermato che le basi per un accordo sulla riduzione della produzione sono comunque ancora lontane dall’essere poste.
E in effetti il prezzo del petrolio è di nuovo in calo dopo i timidi tentativi di recupero dei giorni scorsi.
In borsa come sempre è il contesto del sentiment generale a dettare le reazioni alle news.
Più che festeggiare le centinaia di aziende che sono avvantaggiate da un prezzo del petrolio debole, si stanno deprimendo le aziende petrolifere che agognano un Brent più caro.
Un OPEC non più centrale
Se dal meeting si uscirà senza un accordo, questo segnerà un bruttissimo colpo per il ruolo sino a qua svolto dall’OPEC. La grande organizzazione infatti come scrive il WSJ :”un tempo indiscusso re del mercato petrolifero, si trova di fronte a una convergenza di pressioni sul mercato petrolifero, sconvolgimenti geopolitici e conflitti interni che stanno minando la sua influenza tradizionale sui prezzi del greggio.” Nuovi scenari per il petrolio
Insomma una vera e propria diaspora che potrebbe portare, perché no ad accordi bilaterali.
Di conseguenza con prezzi del petrolio che, in una logica quasi di baratto, potrebbero essere utilizzati all’interno di singoli percorsi di scambio tra i paesi produttori di greggio e i paesi che invece li riforniscono di altre materie prime e o prodotti pregiati. Possibile quindi la formazione di prezzi variegati all’interno quindi di una forte volatilità.
