Londra in altalena. Pare proprio che gli inglesi vivano, in tutti i sensi, isolati dal resto d’Europa

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Dati odierni ampiamente contrastati nel Regno Unito, vediamoli:

Costruzioni (Mensile) (Lug) 0,5% -0,4% 1,4%
Produzione del settore edile in G.B. (Annuale) (Lug) 3,5% 2,6% 2,2%
PIL (Mensile)   0,2% 0,1%
Variazione mensile dei prezzi del settore dei servizi 0,6% 0,5% 0,5%
Produzione industriale (Mensile) (Lug) 0,1% 0,2% 0,4%
Produzione industriale (Annuale) (Lug) 0,9% 1,1% 1,1%
Produzione manifatturiera (Annuale) (Lug) 1,1% 1,5% 1,5%
Produzione manifatturiera (Mensile) (Lug) -0,2% 0,2% 0,4%
Saldo della bilancia commerciale (Lug) -9,97B -11,75B -10,68B
Saldo della bilancia commerciale non-UE (Lug) -2,80B -3,30B -2,86B

Se i dati si pesassero per numero avremmo un 5 a 4 per i valori superiori al consensus.  Sarebbe però analisi quanto meno banale. Di fatto il dato più importante, ovvero il PIL mensile non è stato, misteriosamente, pubblicato e sarebbe quello in grado di chiarire anche l’apporto delle altre informazioni divulgate.

In generale vediamo una conferma della forza del settore immobiliare che dà l’idea di quante famiglie e/o aziende aspirino a sbarcare nel Regno Unito a fronte di dati di produzione che probabilmente scontano le dinamiche ancora incerte della Brexit e segnano il passo rispetto alle attese.

In tutto ciò la sterlina pare avere abbandonato il crinale critico sul quale si era avviata verso l’euro e nonostante il timido recupero odierno della valuta UE la moneta britannica pare in grado di stabilizzarsi se non recuperare ulteriore forza.

La BOE, alzando in solitaria i tassi ha mostrato una notevole fiducia nel sistema e nella tenuta del Regno Unito , il FTSE100 ha reagito tutto sommato compostamente e quindi pare proprio che gli inglesi vivano, in tutti i sensi, isolati dal resto d’Europa. Certo, negli ultimi giorni anche l’indice di Londra si è piegato al trend generalizzato ma il mancato cedimento sul rialzo dei tassi è stato anche da parte degli operatori un grande segnale di fiducia e aspettative di migliore tenuta anche in caso di nuove ondate di vendite. Se poi nel caso di nuovi crolli delle borse il coinvolgimento del FTSE100 sarà abbinato a una ripresa della sterlina ecco che avere una quota di titoli della Borsa di Londra in portafoglio potrà rivelarsi un ottimo salvagente finanziario.

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