London Stock Exchange: azienda di business

Londra

Il London Stock Exchange è in grande fermento dinamico dal punto vista aziendale.

Evidentemente il modello S&P500, che produce uno degli indici più importanti al mondo, ma poi va oltre come agenzia di rating e tanto altro, sta facendo scuola.

Sono infatti in corso serrate trattative per una fusione con Refinitiv.

Ipotesi che se si realizzerà darà vita ad un vero e proprio gigante in ambito di scambi di borsa e flusso di dati.

Come normale ne ha parlato per primo il londinese  Financial Times.

Secondo le fonti del quotidiano britannico l’accordo è ormai imminente , questione di una settimana o poco più

Anche la Borsa di Milano coinvolta

Il London Stock Exchange controlla anche Piazza Affari e ha una capitalizzazione in borsa di ben 19,3 miliardi di sterline.

Peraltro il bilancio è appesantito da circa un miliardo di sterline di debito.

Refinitiv cos’è?  In sostanza è una branchia del gruppo Thompson Reuters ed è valutata circa 20 miliardi di dollari

Come noto il core business sono i flussi di dati finanziari cui si affiancano evoluti sistemi finalizzati alla  gestione del rischio.

Da una simile fusione del London Stock Exchange per il nostro indice non si genererebbero comunque particolari novità.

Sotto il controllo di Blackstone

Dal 2018 Refinitivè passata sotto il controllo del fondo Blackstone.

Questo ha  infatti capitanato una cordata (col fondo pensioni canadese e quello sovrano di Singapore)  ha rilevato il 55% di Refinitiv.

Le quote rimanenti sono tuttora in mano a Reuter la nota agenzia di informazione.

Blackstone punta dunque a creare un polo mondiale e l’ Lse  acquisirebbe il ruolo di  leader di mercato nei dati e nelle analisi.

Si pensa che non sia un caso che una simile trattativa si svolga proprio nel momento di massima incertezza riguardo, causa Brexit indefinita,  al futuro della city londinese come centro finanziario leader.

Le cifre parlano di una valutazione che si aggirerà sui 27 miliardi di dollari.

L’ipotesi è di un’architettura che vedrà una prima di emissione di azioni da parte del London Stock Exchange che in questo modo consentirà di fare avere il 37% del suo capitale ai soci di Refinitiv.

Anche se poi a completamento dei vari passaggi  Thomson Reuters si troverebbe azionista del Lse soltanto al 15%.

Completata l’operazione il  gruppo della Borsa di Londra e di Milano, manterrà il fondo del Qatar come primo azionista seguito da BlackRock.

In sostanza dopo il mancato accordo con la Borsa di Francoforte si è preferito virare su accordi di business collegati e non paralleli.

Probabilmente nel tempo una scelta vincente.

Staremo a vedere.

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