L’OMS sta analizzando se il Covid può propagarsi attraverso gli alimenti

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È passato un anno esatto dall’annuncio della prima morte per pandemia in Cina. Da quel giorno, la nostra vita è decisamente cambiata. Molti dei nostri Lettori ricorderanno sicuramente che, quando ancora non si prospettava una tragedia di queste dimensioni, i media parlavano di una possibile epidemia legata al cibo. Soprattutto l’attenzione era focalizzata sui mercati del pesce cinesi, luoghi non particolarmente eccelsi per igiene. Oggi, a distanza di un anno, l’OMS sta analizzando se il Covid può propagarsi attraverso gli alimenti. Testimonianza ne è la recente missione degli ispettori sanitari internazionali. E, torna alla ribalta, l’ipotesi della correlazione tra alimenti e pandemia.

Allo stato attuale

Secondo le agenzie di sicurezza alimentare internazionali allo stato attuale il Covid-19 non sarebbe in grado di trasmettersi nei cibi. Come dicevamo, però all’inizio, la domanda è tornata in auge, data l’evidente difficoltà del mondo scientifico di capire l’origine di questa malattia. Recentemente è intervenuto in materia anche il BFR, l’istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi alimentari. Complici, infatti gli aumenti esponenziali di casi tedeschi, nonostante gli svariati look down, ispettori e tecnici di questo importante ufficio hanno messo in atto ulteriori ricerche.

Focus su frutta e verdura fresche

L’OMS sta analizzando se il Covid può propagarsi attraverso gli alimenti, partendo anche dallo spunto di questa ricerca. Nel momento in cui scriviamo non c’è ancora nessuna sicurezza che gli alimenti freschi siano in grado di contagiarci. I ricercatori tedeschi però, giustamente stanno accentrando la loro attenzione sui prodotti maggiormente di consumo. In particolare, quindi frutta e verdura fresca. L’esempio da cui sono partiti è in effetti molto semplice: può lo starnuto di una persona contagiata rimanere sull’alimento e propagarsi? Intanto, come dicevamo, non esistono per fortuna prove, ma, indagare e approfondire sono comunque motivi di maggior sicurezza.

Carne e pesce

Parlando sempre di prodotti freschi, anche carne e pesce sono giustamente al centro dell’attenzione degli esperti. Non niente, come dicevamo, qualcuno accusava i mercati all’aperto cinesi di possibile propagazione del virus. Secondo il BFR i canoni di sicurezza europei sono comunque molto alti, considerando anche la nostra abitudine, a differenza degli orientali, di cuocere carne e pesce. Ben diversa può essere invece la situazione in cui pesce e carne vengano a contatto diretto con persone infette e poi la gente li mangi crudi. Questo potrebbe effettivamente essere uno dei motivi di ricerca che ha spinto gli ispettori internazionali a recarsi in Cina proprio in questi giorni. Attendiamo ulteriori sviluppi in merito, nella speranza di ricevere notizie positive.

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