L’olio di Lorenzo come aiuto contro le malattie neurodegenerative

olio

La storia di questo olio comincia quando, nel 1984, la famiglia Murphy Odone scopre che il loro piccolo Lorenzo è affetto da una malattia degenerativa: l’adrenoleucodistrofia (ALD).

Questa particolarissima malattia è estremamente rara, ma colpisce giovani maschi di età compresa tra 5 e 10 anni. Le tragiche conseguenze sono un susseguirsi di mutismo, cecità e infine paralisi e morte.

Dopo aver avuto la conferma della malattia, la famiglia statunitense non volle arrendersi alla sorte di loro figlio Lorenzo. Entrambi ricercatori scientifici, cominciarono a cercare una possibile cura per loro figlio.

Ciò che trovarono dopo tante ricerche fu una particolare miscela di oli. Ecco che nasce l’olio di Lorenzo, come aiuto contro le malattie neurodegenerative.

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Un olio magico

Il mix di oli dimostrò la possibilità di rallentare la degenerazione della malattia. La sua azione fu riconosciuta a livello scientifico dal Kennedy Krieger Institute e dal professore Hugo Moser. Lo stesso che aveva diagnosticato la malattia a Lorenzo.

Nel 1989, quindi qualche anno dopo, la famiglia Odone ritenne di dover fondare un progetto “il Progetto Mielina”. Lo scopo era finanziare la ricerca sulle malattie neurologiche e quelle più rare. Il progetto, nel corso del tempo, arrivò a grandi scoperte e finanziò numerose ricerche fino a far ottenere agli Odone una laurea in medicina onoraria.

Su cosa agisce

L’insieme di oli creato dagli Odone si compone di una miscela di trigliceridi (olio di oliva e colza). Questa miscela, insieme a una dieta priva di acidi grassi saturi, erano in grado di bloccare le neurotossine che danneggiano la mielina.

La mielina è una sostanza isolante che riveste i neuroni, le cellule del cervello nervoso, e che dà l’impulso per far si che le informazioni ricevute arrivino al sistema centrale.

Quando e se danneggiata inibisce il processo di comunicazione tra cervello e muscoli. Il risultato sono paralisi, sordità e difficoltà nel parlare.

L’olio di Lorenzo è un grande aiuto contro le malattie neurodegenerative, bloccando la produzione di quei grassi saturi che danneggiano la mielina. Questo permette di rallentare la malattia e di conseguenza gli effetti sul corpo e sul cervello.

Lorenzo riuscì, grazie alla tenacia dei genitori, a restare in vita fino ai trent’anni (vent’anni in più di quanto diagnosticato).

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