Lo scenario più probabile per il petrolio è ancora quello ribassista?

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La settimana appena conclusasi lascia gli investitori con un dubbio molto forte. Lo scenario più probabile per il petrolio è ancora quello ribassista? La domanda è lecita alla luce di come si è sviluppata la settimana.

Dopo una seduta di lunedì 28 settembre da incubo con un ribasso di oltre il 4%, le successive quattro sedute della settimana sono state tutte al rialzo, Non sono state, però, sufficienti per neutralizzare il ribasso di inizio settimana. D’altra parte sono state tutti inside rispetto alla mega barra al ribasso.ù

Lo scenario più probabile per il petrolio è ancora quello ribassista? La risposta all’analisi grafica e previsionale

Il petrolio  (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 25 settembre a quota 40,25  dollari in ribasso dello 0,15% rispetto alla seduta precedente.

Time frame giornaliero

Formalmente la tendenza in corso è rialzista, ma le ultime cinque sedute non hanno dato indicazioni incoraggianti in tal senso. Un chiaro segnale di anticipazione ribassista verrebbe da una chiusura giornaliera inferiore a 39,575 dollari. Per la definitiva inversione, invece, servirebbe una chiusura giornaliera inferiore a 38,582 dollari (I obiettivo di prezzo).

Qualora, invece, si dovesse proseguire al rialzo, gli obiettivi sono quelli indicati in figura.

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Petrolio: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello inferiore mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi.

Time frame settimanale

La storica resistenza in area 41,781 dollari continua a resistere alle pressioni rialziste.

La rottura in chiusura di settimana di area 41,781 dollari farebbe scattare l’ultimo allungo rialzista verso il III obiettivo di prezzo in area 50,865 dollari. Viceversa, Una chiusura settimanale sotto area 36,3 dollari farebbe crollare le quotazioni almeno fino in area 20 euro. Una chiusura settimanale, poi, inferiore a 18 dollari farebbe precipitare nel baratro il prezzo del petrolio che potrebbe scendere sotto i 5 dollari.

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Petrolio: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello inferiore mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi.

Time frame mensile

Anche sul mensile la situazione è rialzista, ma stenta a decollare. Visto che sono ormai 4 mesi che le quotazioni si muovono all’interno del trading range 39,386 dollari e 44,754 dollari, solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità nel lungo periodo.

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Petrolio: proiezione rialzista in corso sul time frame mensile. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello inferiore mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi.

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