L’Italia sotto attacco: cosa attendere ora? Default o ripresa? Percezione errata del rischio o realtà?

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A cura di Gian Piero Turletti,

autore di Magic Box in 7 passi e di  PLT

Direi che ieri tutto è stato all’insegna del volo.

E’ volato lo spread, in senso ribassista ha volato in netta picchiata anche il mercato azionario, ma anche la politica non ha fatto mancare qualche volo, in questo caso di tipo pindarico, visto che prove certe di cosa sia successo non ce ne sono state, e molto si è basato su fantasia ed immaginazione degli opinionisti.

Nel momento in cui ci si attendeva la lista dei ministri, i corazzieri se ne vanno e succede….un ennesimo nulla di fatto.

Di lì in avanti è tutto un succedersi di notizie, più o meno confermate, ma forse sarebbe più esatto chiamarle ipotesi, da quella di un rinnovato tentativo di mettere nuovamente sulla scena un esecutivo politico (forse con anche Fratelli d’Italia in maggioranza), a quella di un mero rinvio di Cottarelli, per il declino dell’invito a divenire ministro di alcuni o comunque per questioni legate solo alla composizione del governo.

Cerchiamo di capire quali siano le questioni realmente importanti.

La prima è, come sempre, quella dei nostri conti pubblici.

La situazione dello stato italiano, inteso in senso estensivo, come apparato pubblico ed articolato anche in una serie di enti locali, dipende in primis dai finanziatori.

E’ una situazione del tutto analoga a quella di società di grandi dimensioni, come nel settore telecomunicazioni, che se non avessero potuto godere di una certa leva finanziaria, rispetto al capitale proprio, non avrebbero potuto realizzare gli investimenti necessari a far funzionare anche solo gli apparati.

E cioè: niente ripetitori, niente telefoni funzionanti, niente telefonia, fissa o mobile che sia.

Parimenti, senza leva finanziaria, lo stato italiano non potrebbe neppure far funzionare la sanità pubblica.

Come vediamo, non è solo una questione di speculazione o di investimenti.

Anche azzeccando tutti i possibili investimenti in senso positivo, e pur disponendo di eventuali, abbondanti ricchezze, questo a poco servirebbe, se in caso di necessità, ad esempio non potessimo recarci in un ospedale funzionante.

Qualcuno potrebbe dire: uno va in clinica, se ha i soldi.

Non è proprio così.

Le cliniche hanno soprattutto lo scopo di incassare denaro, ed al primo grave problema che si presenti, ti spediscono in ospedale.

Questo tanto per chiarire l’effettivo ruolo dello stato, dei suoi servizi, e della funzione svolta dalla finanza pubblica al servizio di tutti i cittadini.

Il nocciolo della questione è quindi la sostenibilità del debito pubblico.

Ovviamente un governo Cottarelli che ottenesse la fiducia (ma questo è escluso a priori) potrebbe tranquillizzare i mercati e gli investitori, ma appunto si tratta di ipotesi irrealistica.

Invece sono tornate in campo le ipotesi di elezioni anticipate o di rinnovato governo politico.

La prima lascia perplessi, perché si ritiene che non vi sarebbe un sostanziale cambio di risultato e quindi ecco ancora la difficoltà di formare un nuovo esecutivo diverso dalle attuali ipotesi politiche.

Quanto alla ipotesi di una riedizione del governo o comunque di un contratto giallo-verde, forse con l’estensione dell’area di maggioranza a Fratelli d’Italia, il problema di fondo è sempre quello, il tipo di provvedimenti che si intendono assumere.

Verso una riduzione o un incremento della spesa?

Anche perché certi provvedimenti potrebbero essere varati per via legislativa, anche a fronte di un governo che non ottenga la fiducia.

Ed ecco probabilmente perché anche il PD ieri si è aggiunto a coloro che richiedono elezioni anticipate, un modo per bloccare la via legislativa a siffatti provvedimenti.

In tutto questo caos, forse nel frattempo qualche giurista ha meglio consigliato i 5 stelle, che hanno rivisto la tesi dell’impeachment.

Quanto ai mercati, dopo un precedente setup spazio/temporale, in particolare sull’euro/dollaro, rivelatosi di continuazione, nella giornata di ieri siamo arrivati su un nuovo setup spazio temporale, in particolare su Ftse mib, euro/dollaro e btp future, in base ad alcune proiezioni geometriche di Magic box.

Sarà sufficiente per un’inversione?

Come sempre è opportuno un segnale di conferma di inversione, successivo al setup, a meno di voler seguire, con maggior rischio, una strategia contrarian cercando di cogliere un minimo, ma ponendo un preciso stop loss a difesa delle posizioni.

Comunque l’esame della curva dei rendimenti dei nostri titoli di stato, che ieri aveva assunto carattere di segmentazione verso un’inclinazione negativa su alcuni tratti, si è poi distesa, mostrando certo un appiattimento, cioè una complessiva diminuzione della propria inclinazione positiva, ma con una dinamica comunque distensiva, rispetto alle punte speculative della giornata.

Potrebbe anche questo essere un segnale che le cose si stanno rimettendo al loro posto, ma tutto, ovviamente, è ancora influenzato soprattutto dagli sviluppi della situazione politica.

Preferibile, quindi, aspettare che vi sia un punto fermo da questo punto di vista, e capire soprattutto quali provvedimenti si vogliono assumere per neutralizzare le clausole di salvaguardia, intraprendere un percorso di rientro dal debito, eventualmente coprire non in deficit eventuali provvedimenti (ma forse è domandare troppo, anche se è quello che domandano i mercati per poter riacquistare fiducia nel nostro paese).

Quel che maggiormente detestano i mercati è l’incertezza, e la situazione è ancora troppo fluida ed all’insegna di repentine giravolte, soprattutto politicamente, e quindi sarebbe al momento prematuro dire una parola definitiva su questa sorta di telenovela.

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