L’Italia prende peso in Europa? Gli assets finanziari migliorano

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Vuoi vedere che dopo avere cercato per decenni un Presidente del Consiglio che rilanciasse l’immagine dell’Italia tra i meandri delle segreterie di partito, dei politici di professione e dei figli degli inciuci arrivati ai vertici senza passaggi elettorali, abbiamo trovato un Presidente del Consiglio in grado di ridare credito e peso internazionale all’Italia?

E guarda caso messo lì da due partiti che probabilmente manco hanno preso il suo voto ma che se non altro hanno avuto la buona idea di sceglierlo.

Il buon gusto con cui ieri ha rinunciato a un concorso per  cattedra universitaria che pure era in linea con le sue aspettative di non politico a vita (ma per 5 anni ha ben chiarito di sì…) è stato spettacolare. E senza alcuna valenza partitica.

Una classe che di solito sventolano come propria ed esclusiva gli sciovinisti francesi, i rigorosi teutoni o i superbi anglosassoni.

Ci mancherebbe, nessuno vuole un politico che non sappia anche sorridere ma quando uno si prende la missione di rappresentare un popolo non può avere l’ arroganza di fare sfoggio della propria rozzezza di comportamenti o linguaggio, costi quello che costi.

Per chi se lo fosse dimenticato veniamo da anni tele guidati dall’esterno dell’Italia, asserviti a macchine di potere che vedono il nostro paese come una bella aragosta saporita da spolpare. Nulla più. Una volta bollita non sa nemmeno reagire.

Ora è sicuramente troppo  pensare che un singolo gesto di un Presidente del Consiglio, che dovrà condurre il governo in una lotta impari con Bruxelles, sarà decisivo per avere qualche chances di realizzare anche in minima parte il programma ambizioso messo in cantiere è certamente troppo ottimistico (e senza qui entrare nella validità o meno di detto programma). E’ altrettanto credibile però ritenere che prima di farsi beffe di noi e liquidarci con una battuta o una minaccia di troika quei signori che stanno su al nord Europa si facciano qualche riguardo in più.

Un professore che padroneggia le lingue e parimenti la dignità del ruolo, si conquista un rispetto che sarà carta importante per smuovere gli squilibri che pesano da Bruxelles sull’Italia tutta.

I punti di programma che comportano maggiori esborsi sono tanti e importanti, probabilmente non realizzabili tutti contemporaneamente ma rispetto alla prospettiva greca o turca il presentarci con dignità nei ruoli e idee chiare sarà un biglietto da visita di stampo nuovo per il nostro paese.

Maggior peso in Europa che si inizia ad intravedere in un miglioramento dei corsi del Btp e del mercato azionario che al momento mostra migliore forza relativa nel brevissimo.

Vedremo se questi poi reggeranno ai documenti di programmazione economica del prossimo autunno.

 

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