Lira turca in crollo insieme alla Borsa

Lira Turca

La Turchia ha un’inflazione al 19,5%, la lira turca è stata eletta valuta con la peggior performance dell’anno, la nazione sta perdendo credibilità agli occhi della comunità internazionale (investitori in primis), la fuga dei capitali è una realtà concreta e in tutto questo la banca centrale di Ankara cosa fa? Taglia i tassi di interesse al 24% sul precedente del 25,5%.

Caos ad Ankara

Non solo, ma il controllo della banca centrale stessa da parte del potere politico non è meno preoccupante. Il presidente turco,  Recep Tayyip Erdoğan, infatti, nei giorni scorsi è riuscito a vincere il ricorso presentato, riguardante la presunta presenza di brogli alle ultime elezioni. Nelle grandi città, infatti, le urne lo avevano dato come perdente, ma il presidente non si è dato per vinto e così il voto ad Ankara ed Istanbul è stato annullato. Il prossimo appuntamento per gli elettori è stato fissato al 23 giugno.

Ma non è finita qui

Le banche dovranno applicare una sovrattassa da 0,1% per ogni giorno lavorativo su ogni transazione in dollari superiore ai 100mila. Una decisione che si è resa necessaria nonostante gli interessi più alti pagati per i depositi in lira turca. Un quadro che è un chiaro indicatore anche dell’incapacità della banca centrale di stabilizzare la situazione. Tutto questo torna anche utile per contrastare la richiesta sempre più ampia di valuta estera da parte della popolazione che sta iniziando a intuire la debolezza della divisa locale.

Lira turca: problemi anche politici

I mercati si sono accorti di una situazione che, a prescindere dalle dichiarazioni di facciata, è sempre più grave. Per questo motivo la borsa turca non più tardi di due giorni fa arrivava a chiudere in calo per la 13ma nelle ultime 14 sedute. A conti fatti, l’indice turco era a -20% dai massimi dello scorso marzo.

Ma le problematiche di Ankara anche oltre il livello finanziario. Trova infatti radice nella sua alleanza con Mosca, alleanza che si rinnova, almeno formalmente, anche con gli acquisti di armamenti.

Turchia ed Europa

Formalmente ma anche provocatoriamente, tanto da aver attirato le ire di Washington. Guardando invece all’Europa, non bisogna dimenticare che la Turchia, storico ponte tra occidente e oriente, sta approfittando della sua posizione geografica per essere l’ago della bilancia nella questione immigrazione. Il voto europeo è ormai in atto (partito ieri, paradossalmente, proprio dalla Gran Bretagna, si concluderà domenica con un appuntamento che chiamerà a raccolta anche gli elettori italiani) e la questione migranti potrebbe essere decisiva per Bruxelles e per un nuovo equilibrio politico. In tutto questo, Ankara, può giocare più di un asso nella manica. Ancora di più se si pensa che, sempre la Turchia, ha attività estrattive di fronte alle coste cipriote, attività che Nicosia ritiene essere illegali e per le quali ha chiesto l’aiuto della corte europea.

Analisi grafica e previsioni

Euro Lira turca ha chiuso la giornata di contrattazione del 23 maggio a  6,8430    mentre oggi cerca un rafforzamento e si porta a 6,77 ca.

Da inizio 2019 il massimo è stato a 7,0203 ed il minimo a 5,9061.

Cosa attendere nei prossimi giorni/settimane?

Prospettive di breve per l’Euro Lira turca

Riteniamo che la forza dell’Euro contro la Lira turca possa continuare con obiettivo per/entro i prossimi 1/6 e mesi verso area 8,08.  Nuova forza della Lira turca  solo con chiusura mensile inferiore ai 5,97. Al momento concediamo poche probabilità ad uno scenario di forza della Lira turca sia di breve che di medio termine.

Come al solito si procederà per step e di volta in volta definiremo tendenza e successivi obiettivi di prezzo  e tempo.

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