Liquidità: la schiavitù degli italiani

Liquidità

Tanto bravi a risparmiare quanto poveri di idee nell’investire: la liquidità continua ad essere la collocazione preferita dagli italiani.

Mentre nel resto del mondo le periodiche batoste di Borsa vengono considerate fisiologiche e non scoraggiano il mantenimento delle posizioni e anzi l’incremento nella fasi più depresse in Italia avviene il contrario.

Il risultato di questa passione per la liquidità da parte degli italiani è un desolante e progressivo impoverimento.

I finlandesi investono alla grande!

Può essere una sorpresa ma i migliori investitori d’Europa come risulta da una ricerca condotta da Allianz in collaborazione con Euler Hermes sono i finlandesi.

Vediamo l’interessante tabella che riporta i dati dal 2003 al 207

Dietro ai finnici gli olandesi poi francesi, spagnoli e così via.

Quindi viste le posizioni di Francia e Spagna non possiamo nemmeno nasconderci dietro una ipotetica mentalità latina che evidentemente non sussiste.

D’altronde la mentalità della formichina nasconde mille paure ed evidentemente essere bravi a risparmiare non coincide con una pari abilità nelle scelte di investimento.

Specie perché la formichina italiana lascia la corda la rischio molto bassa ed dall’investimento sulle perdite ovvero lascia comunque poco spazio al gestore.

Perché la liquidità batte persino i BTP?

Se la perdita di attrattività della Borsa può anche essere compresa si fa molta pià fatica a comprendere perché l’italiano medio preferisca la liquidità anche ai BTP

Rendimento zero o negativo contro il 2/3% dei titoli di stato a durata medio lunga.

Tra l’altro dopo le garanzie offerte e riproposte anche in questi giorni dalla BCE certe paure che anni fa avevano senso ora paiono senz’altro eccessive.

Eppure niente! Gli italiani continuano imperterriti a lasciare i soldi sui conti correnti e su depositi dì liquidità a rendimento zero o quasi,

L’Irlanda il nostro opposto

Si registra addirittura un caso opposto al nostro: quello dell’Irlanda,

Gli irlandesi nello stesso periodo hanno realizzato una crescita dell’65%.

Ben il 93% di questo incremento è stato creato tramite l’incremento di valore dei loro investimenti mentre soltanto il 7% è derivato da a nuovi risparmi.

In Italia le abitudini sono è completamente capovolte.

La ricchezza finanziaria è cresciuta del 24% e l’incremento è addirittura per l’87% dovuto a nuovi risparmi e soltanto per il 13% all’incremento dei valori in portafoglio.

Insomma gli irlandesi sperperando ci hanno superato per le migliori scelte di investimento e praticamente tenendo al liquidità a zero.

Meditiamo gente!

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