Liquidità elevata e in Italia pochi investono azionario

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L’investimento ideale non c’è più: Italia il regno della liquidità! Perchè e come mai?

Se in America il rialzo dei mercati potrebbe presto trasformarsi in bolla, in Italia siamo molto lontani dal vedere coinvolto in borsa il “popolino” che normalmente entra nelle fasi finale di un rialzo.

Solo il 7% degli italiani infatti indica come ideali gli strumenti finanziari più rischiosi quali appunto l’azionario. Sarà perchè il nostro mercato azionario è lontano dai massimi dell’anno 2000 ancora di oltre il 60%? Sarà perchè molti anno da anni titoli azionari in perdita nel loro portafoglio?

Se dunque anche la nostra borsa parteciperà ai rialzi ulteriormente attesi sarà grazie a dinamiche internazionali più che interne.

L’effetto della crisi sub-prime

Gli italiani non hanno mai vissuto la borsa come l’investimento ideale.

Ora, a 10 anni dalla crisi sub-prime il legame è ancora tutto da ricostruire.

Ad oggi la forma preferita di investimento in Italia è la liquidità.

Questo è quanto emerge dall’indagine compiuta sul 2018 da IPSOS.

Eppure gli italiani risparmiano

Qualcuno potrebbe pensare che questa disaffezione abbia coinvolto anche la tradizionale propensione degli italiani al risparmio. Ed invece no!

Se è vero che in Italia non vi è più la percezione che esista l’investimento ideale dall’altra i flussi di risparmio sono addirittura in aumento.

Stando al citato rapporto nel 2018 il numero di italiani propensi al risparmio è rimasto al top in Europa: l’86% (come nel 2017)!

A livello psicologico addirittura sono il 38% quelli che non vivono tranquilli senza mettere da parte qualcosa (erano il 37%)

Poi registriamo un 48% di coloro che ritengono sia bene fare dei risparmi senza troppe rinunce (erano il 49%).

Ed è calata lievemente la percentuale di quelli che preferiscono godersi la vita senza pensare al risparmio: il 10% (-2 punti percentuali sul 2017).

Solo il 4% si dichiara incerto.

A seguito di questo “animo risparmiatore” vediamo aumentare del 2% la percentuale di italiani che hanno risparmiato negli ultimi dodici mesi.

Si è così saliti al 39% corrente.

Non vi è l’investimento ideale per chi non risparmia…

Viceversa sono diminuiti (e questo è un buon segnale generale) i soggetti che consumano tutto il reddito : sono il 37%.

Purtroppo però sono aumentate, seppur di poco le famiglie con bilancio famigliare di risparmio negativo: dal 21% del 2017 al 22% attuale.

Consola il dato sul numero di coloro che intaccano il risparmio di vecchia data, si è scesi infatti dal 16% al 14% corrente.

In aumento invece il numero di coloro che ricorre a prestiti: si è saliti dal 5% all’8%!

La tendenza

In prospettiva, poi, il trend pare diventare ancora più positivo.

Abbinando, di fatto, il trend del risparmio del 2018 con le attese per il 2019, vediamo che aumenta il numero di coloro che migliorano la propria situazione.

L’idea è che si passerà dal 33% al 34%.

L’attesa, però, vede scendere la percentuale di quelli che vivono in situazione finanziaria pesante dal 24 al 23%.

La liquidità vince ancora: è questo l’investimento ideale per gli italiani

Detto che la statistica non rileva la percentuale crescente di persone che si tiene i risparmi in casa sotto il mattone o nel materasso vediamo le linee di tendenza.

Se infatti prendiamo come riferimento il rapporto tra risparmio e investimento si evidenzia come gli italiani propendano per la liquidità.

Siamo al 62%, un numero sempre elevato seppur in calo rispetto al 67% del 2017.

Qualcuno ha infatti iniziato a pensare di investire una parte seppur limitata dei propri risparmi, propensione che passa dal 22% al 26%.

Invariato il numero di  coloro che ne investono la maggior parte (7%).

Poi vi è ancora un 5% che non si esprime.

Tipologie di investimento

Vediamo nel dettaglio le scelte preferenziali adottate da chi i risparmi li mette in movimento.

La quota dei titolari di certificati di deposito e di obbligazioni rimane ferma ad un modesto 8%.

Stabili anche le assicurazioni e dei fondi pensione che si prendono la grossa fetta con un 25%!

Pure fermi al 10% i buoni postali.

Scendono seppur di poco i fondi di investimento che si attestano al 12%.

In calo anche i libretti di risparmio 18% addirittura -5% rispetto all’anno precedente.

Scendono anche i conti correnti, gravati da troppe spese, e si fermano all’ 81% dal precedente 84%.

L’investimento ideale non c’è più

Un’analisi che conferma il fatto che per gli italiani, dopo la crisi, l’investimento ideale non esiste più.

Ben il 30% sostiene proprio che l’investimento ideale non esista al momento.

Rimane alta col 32% la percentuale di chi lo indica negli immobili.

Mentre il  31% sceglie gli investimenti finanziari reputati genericamente più sicuri. Solo il  7%, indica come ideale la scelta degli strumenti finanziari più rischiosi come appunto l’azionario.

Altro che bolla!

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