L’intelligenza artificiale ci aiuterà a liberarci dalle password?

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Quante volte abbiamo imprecato perché abbiamo dimenticato la password. Ormai siamo schiavi delle password per ogni cosa che facciamo. Il moltiplicarsi dell’uso di apparecchiature tecnologiche ci tiene legati per sicurezza a mettere più password diverse. Puntualmente, se non sono scritte da qualche parte, si fa confusione per quale utilizzare e per quale servizio. Questa pratica è sconsigliata ma in un modo pur bisogna fare per evitare di cambiare password continuamente.

Il crimine informatico

Intanto il crimine informatico è sempre dietro l’angolo ad approfittare. Si stima che nel 2020 il crimine informatico costa all’economia globale 2,9 milioni di dollari ogni minuto. Se per noi ricordare le password sono un vero rompicapo, per le aziende vuol dire investire tanti soldi per la sicurezza. Si calcola che le aziende spendono annualmente un milione di dollari.

Quale strada prendere

Liberarci dalle password non è semplice. Ma un aiuto potrebbe venire dall’intelligenza artificiale per far risparmiare tempo agli utenti e denaro alle aziende. Il percorso è lungo ma con i primi nitidi assaggi di intelligenza artificiale si vedono i primi effetti.

Le principali tecnologie di autenticazione che superano le famose password sono: biometria, One time password, Qr code, Biometria comportamentale e prove “zero-knowledge”. Guardiamo ogni tecnologia nello specifico.

L’intelligenza artificiale e la Biometria

Il sensore biometrico è ormai in uso agli smartphone più evoluti. In questo modo si fa il riconoscimento facciale, oppure la scansione sempre più performante. Si va verso un uso a larga scala con elementi di novità.  Quando un utente creerà un nuovo account online, scatterà una foto del proprio volto e dei propri documenti e l’applicazione confronterà le immagini automaticamente senza bisogno di password.

Chiavi hardware

L’uso di questo dispositivo è un buon compromesso perché addirittura potrebbe essere contenuto in uno smartphone ed evitare ulteriori chiavette tecnologiche. Ma quando si fa il login deve essere necessariamente con noi.

Qr code

Inquadrare con lo smartphone il Qr è un altro modo per superare la famosa password. Con un Qr animato la sicurezza sale ancora di più per la durata breve che nel contempo con un messaggio allo smartphone avverte l’accesso.

L’intelligenza artificiale e l’analisi del comportamento

Qui siamo veramente nel campo della perfezione. Altro che intelligenza artificiale. Immaginare l’autenticazione con il riconoscimento dell’utente sulla base dei suoi comportamenti: semmai nel modo di pigiare un tasto.

Prove “zero-knowledge”

Zero-knowledge proves sarebbe la gestione delle password con un algoritmo fornite in modo astratto dopo aver indicato una serie di informazioni che portano a identificarle. Un rompicapo informatico, ma un toccasana per l’utente.

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