L’INPS rompe gli indugi e dà il via alla decontribuzione per queste regioni

INPS

La Legge di Bilancio ha prorogato dall’1/1/2021 al 31/12/2029 lo sgravio contributivo per datori di lavoro che impiegano lavoratori nelle zone più svantaggiate del territorio. L’INPS rompe gli indugi e da il via alla decontribuzione per queste regioni. Interessate al beneficio sono la Campania, l’Abruzzo, la Basilicata, la Puglia, il Molise, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna.

Proiezionidiborsa, che più volte ha trattato l’argomento, quest’oggi, illustra le istruzioni operative fornite dall’INPS, a seguito dell’autorizzazione della Commissione europea giunta il 18 febbraio 2021. La Commissione europea ha autorizzato la concedibilità dell’esonero fino al 31 dicembre 2021. Per il periodo ulteriore, sarà necessaria un’altra autorizzazione da parte della Commissione europea. Pertanto in materia di Decontribuzione Sud, ecco le istruzioni operative fornite dall’INPS.

Possono beneficiarne i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, ad eccezione del settore agricolo e dei datori di lavoro in ambito di lavoro domestico. Nonché, tutti i settori espressamente esclusi dalla normativa. La Commissione europea ha, inoltre, escluso il settore finanziario.

Requisiti per accedere allo sgravio contributivo

Come requisito fondamentale è necessario che la sede di lavoro sia in una delle zone sopra descritte. Tuttavia, può accadere che il datore di lavoro, abbia una sede non coincidente, ma unità operative nelle zone interessate. Cosa fare? Il datore di lavoro dovrà fare richiesta alla Struttura INPS territorialmente competente, la quale, inserirà nelle caratteristiche contributive della matricola aziendale il codice di autorizzazione.

Altri requisiti fondamentali per la fruizione del beneficio contributivo sono:

  • essere in possesso del DURC, ovvero documento unico di regolarità contributiva;
  • assenza di violazioni delle norme per la tutela delle condizioni lavorative e degli altri obblighi di legge;
  • rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.

L’INPS rompe gli indugi e dà il via alla decontribuzione per queste regioni

La Commissione europea ha autorizzato l’agevolazione, subordinatamente al rispetto di queste condizioni:

a) che l’aiuto sia d’importo non superiore a 1.800.000 euro per impresa, e non superiore a euro 270.000 per impresa operante nel settore della pesca;

b) che sia concesso a imprese non in difficoltà al 31/12/2021;

c) che sia concesso a piccolo o microimprese, già in difficoltà al 31/12/2019, purché non soggette a procedure concorsuali e non abbiano ricevuto aiuti;

d) sia concesso entro il 31/12/2021.

Misura dell’esonero

L’esonero contributivo è pari al 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, fino al 31/12/2025. È pari al 20% il biennio 2026/2027, ed è pari al 10% per gli anni 2028/2029. L’esonero non prevede un limite individuale, pertanto si applica sulla percentuale della contribuzione datoriale prevista.

 

Approfondimento

L’INPS comunica l’esonero dei contributi in questa situazione

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