L’INPS riconosce la pensione di invalidità per queste 2 patologie croniche

invalidanti

Alcuni soggetti soffrono di malattie invalidanti che impediscono e limitano lo svolgimento delle più comuni attività quotidiane. Perciò gli Esperti di Proiezionidiborsa vi indicheranno i casi in cui l’INPS riconosce la pensione di invalidità per queste 2 patologie croniche. Già nell’articolo “I 2 disturbi alla tiroide che danno subito diritto alla pensione di invalidità INPS” abbiamo individuato i beneficiari del trattamento previdenziale. L’assegno pensionistico spetta ai contribuenti che presentano una percentuale di invalidità pari al 100%. Tale percentuale di invalidità individua una totale e permanente incapacità di lavorare e di provvedere a se stessi senza l’aiuto altrui.

Il team di Redazione  avverte che l’INPS riconosce la pensione di invalidità per queste 2 patologie croniche che colpiscono alcuni contribuenti. Quindi consultando le Linee Guida per l’accertamento degli stati invalidanti si possono dedurre le percentuali di invalidità corrispondenti alle malattie croniche. La prima delle due patologie che conferisce il riconoscimento della pensione di invalidità colpisce l’apparato neurologico. Nello specifico, si tratta di una particolare forma di epilessia a cui la Commissione legale dell’INPS assegna una percentuale pari al 100%. Ha diritto alla pensione di invalidità chi soffre di epilessia con crisi plurisettimanali generalizzate o parziali complesse. Ciò perché a questa patologia si riconosce una percentuale di invalidità che oscilla tra il 91% e il 100%.

L’INPS riconosce la pensione di invalidità per queste 2 patologie croniche

L’altra patologie cronica cui l’Ente previdenziale riconosce il diritto al rateo pensionistico riguarda l’apparato psichico. Colpisce soggetti di ogni età e causa un’infermità psichica tale da rendere imprescindibile il ricorso a cure specializzate e alla presenza costante di terzi. Si tratta della sindrome schizofrenica cronica grave che spesso si accompagna ad autismo, delirio e profonda disorganizzazione della vita sociale. Rispetto ad altre sindromi schizofreniche, questa forma di schizofrenia causa una gravissima compromissione delle abilità quotidiane. Di qui la necessità di garantire misure previdenziali al paziente che presenta queste patologie e che non può provvedere a se stesso autonomamente.

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