L’informazione è potere: come precedere il mercato e non inseguirlo

ProiezionidiBorsa

Un aspetto innovativo e caratteristico di Proiezionidiborsa è stato quello di fare dello studio statistico e probabilistico dei mercati un punto inderogabile. Tutti gli indicatori innovativi sviluppati basano la loro forza su un attento studio statistico che permette di sapere a priori la probabilità che qualcosa accada.

Un esempio è il The Calculator. Questo strumento permette di conoscere, a chiusura di seduta, su quali strumenti è più probabile operare e quali siano i tre obiettivi raggiungibili ciascuno con probabilità di almeno l’80%, il 70% o il 60%.

Tutto facile, quindi, per guadagnare in borsa?

Si, da un punto di vista puramente probabilistico/matematico. No, se teniamo conto che anche i migliori segnali di trading vengono “filtrati” dal trader che è un essere umano. Essere umano che vive di emozioni, di stati d’animo che inevitabilmente influenzano i suoi comportamenti, le sue decisioni.

Un eccellente esempio di quanto abbiamo appena scritto è mostrato nel grafico seguente.

cattura

La linea rossa mostra l’andamento settimanale dell’indice Dow Jones nel 2016, la linea blu l’andamento del numero di utenti di un sito di finanza.

Notiamo immediatamente che quando il mercato subisce violenti e repentini crolli il numero di utenti aumenta in maniera esponenziale. Maggiore è la violenza e l’entità del crollo, maggiore è l’interesse degli utenti verso l’informazione, verso lo studio dei mercati.

Questo andamento riflette la condizione mentale del trader e/o dell’investitore.

Le discese dei mercati sono vissute con ansia e spingono le persone a informarsi di più per capire fine dove i crollo potrà spingersi. Le fasi rialziste o laterali del mercato sono, invece, vissute con maggiore tranquillità.

Tale comportamento è completamente sbagliato!

  1. Sui mercati si può guadagnare sia al rialzo che al ribasso. Perché essere spaventati solo dai crolli? Se correttamente affrontati i forti ribassi possono essere più remunerativi dei rialzi. I primi, infatti, sono rapidi e portato tanto guadagno in poco tempo; i secondi possono essere lunghi e tediosi.
  2. L’investitore/il trader medio non ha coscienza che la fase dei mercati in cui si perde di più è quella laterale. Il continuo avanti e indietro dei mercati, con i suoi continui falsi segnali, porta a tante piccole perdite. Avete mai provato a sommarle e a vedere a quanto ammontano. E’ un po’ la differenza che c’è tra l’essere morsi da un cobra con conseguente morte immediata (andare contro-mercato nei ribassi o rialzi dei mercati) oppure essere morsi ogni giorni da un serpente meno velenoso, ma che alla lunga comunque porta alla morte.
  3. L’investitore/il trader medio deve essere continuamente informato non può cercare di recuperare i buoi solo dopo che sono scappati dal recinto. De prevedere e prevenire quanto accadrà sui mercati. Un esempio di quanto sia profittevole un aggiornamento continuo e assiduo è mostrato nel seguente articolo Dopo il Brexit ci si chiede cosa succederà alla Sterlina, noi diciamo “Prevenire è meglio che curare!”. Dopo il Brexit tutti a chiedersi “Oddio, adesso cosa succederà alla Sterlina?” Se ci si fosse informati in anticipo la domanda non avrebbe avuto ragione di essere. Analogamente una continua informazione avrebbe fatto capire che la Sterlina era ormai pronta per la ripresa La rivincita (di breve) della sterlina è alle porte? E di esempi potremmo farne altri da Bca MPS, al petrolio, al cambio eurodollaro e così via.

Morale: Investire sui mercati richiede la ricerca non solo dell’algoritmo perfetto, i cigni neri sono comuni a tutti, ma un continuo aggiornamento che permetta non solo di non essere colti di sorpresa, ma di sfruttare a proprio vantaggio i violenti movimenti del mercato. Fino a quando continueremo a vedere picchi di utenti in corrispondenza dei minimi di mercati vuol dire che l’investitore continua a inseguire il mercato e non a precederlo.

Una nota a margine, il grafico mostrato in precedenza può essere usato in maniera molto efficiente per individuare i minimi del mercato.

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