L’inflazione resta ancora un’osservata speciale sui mercati a causa dei nuovi record che tocca a maggio

Piazza Affari

Oggi Piazza Affari registra quello che potrebbe essere definito un ritracciamento fisiologico sebbene il livello delle perdite, intorno alle 14, sfiori il -1%. Qualche allarme in più, invece, si registra sul fronte dello spread. Il differenziale, infatti, è arrivato a segnare i 200 punti. Parallelamente le ultime notizie di geopolitica sottolineano nuove spinte sul ramo del petrolio. Spinte favorite anche dall’accordo per un possibile embargo del petrolio russo da parte dell’Unione.

Ma il Vecchio Continente deve fare i conti anche con un’altra scomoda realtà, quella dei prezzi al consumo. Infatti l’inflazione resta ancora un’osservata speciale dal momento che le ultime stime pubblicate proprio oggi parlano di un aumento del costo della vita che, in Italia, si aggira intorno al 6,9% annuo. Praticamente un livello che non si intravedeva dalla metà degli anni ‘80 del secolo scorso. Non vanno meglio le cose nemmeno in Germania dove si è arrivati, sempre per il mese di maggio, ad un +7,9%. Il risultato supera anche le previsioni che non andavano oltre un +7,5%. Se, invece, ci si sposta a Madrid si arriva all’8,5%. Anche in questo caso l’imputato numero uno resta il rialzo sui prezzi degli energetici.

L’inflazione resta ancora un’osservata speciale sui mercati a causa dei nuovi record che tocca a maggio

Chi, invece, registra un deciso calo, Wall Street che alle 13.30 (ora italiana) confermava un segno meno sui futures. Poco prima della riapertura delle contrattazioni (ieri era il Memorial Day, il giorno in cui si ricordano i caduti di tutte le guerre), infatti, si va da un -0,45% sui futures dell’S&P 500 a un -0,5% su quelli del Dow. Poco sotto la parità anche il Nasdaq, che nello stesso momento non andava oltre un -0,06%. E proprio dalla piazza di scambio statunitense arrivano alcuni interessanti cambi di rotta da parte degli analisti. Le azioni Cigna Corp. ad esempio, hanno visto un aggiornamento da parte degli esperti di BofA Securities che da Underperform hanno deciso di passarle a Neutral aumentando parallelamente anche il prezzo di target che da 265 dollari è passato a 300. Credit Suisse, invece, ha declassato Citigroup Inc. a Neutral dal precedente rating Outperform. E in Italia? Sul Ftse Mib, giusto per restare in tema di energetici, Banca Akros sceglie di votare Buy su Eni (t.p a 16,50 euro) e, tra gli altri, anche su Leonardo (15 euro il target price) e Stellantis(19 euro).

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