L’indicatore di Warren Buffett è ancora affidabile nel 2021?

Warren Buffett

Un buon riferimento per capire se il mercato azionario americano sia sopravvalutato è da sempre l’indicatore di Buffett. Oggi proponiamo ai nostri lettori una rilettura dello stesso in chiave diversa. Questo indicatore si calcola dividendo il prezzo dell’indice totale del mercato azionario (Wilshire 5000 Total Market Index) con il GDP o Prodotto Interno Lordo del Paese di riferimento.

Al 15 maggio 2021 data in cui viene scritto questo articolo, l’indice Wilshire 5000 quota 43.415.8 USD mentre il GDP americano ammonta a 22.048.89 miliardi di dollari. Dividendo questi valori tra loro si ottiene un indicatore di Warren Buffett del 197%.

Siccome ogni valore superiore a 115% suggerisce una sopravvalutazione del mercato, si potrebbe concludere che il mercato azionario americano odierno è ampiamente sopravvalutato.

È corretta questa interpretazione? L’indicatore di Warren Buffett è ancora affidabile nel 2021?

L’indicatore può essere ancora efficace, ma andrebbe rapportato al tasso d’interesse risk-free

In generale l’interpretazione è corretta, ma come sempre il diavolo si nasconde nei dettagli. Infatti lo stesso indicatore poteva anche essere utilizzato quindici anni fa dove i tassi di interesse erano molto più alti di quelli odierni.

Chiaramente, un ciclo economico come quello attuale, caratterizzato da politiche monetarie fortemente espansive e tassi d’interesse molto bassi, tenderà a spingere i prezzi di mercato verso l’alto. Invece, eventuali politiche monetarie restrittive o meno espansive di quelle odierne, tenderanno a comprimere gli stessi prezzi.

Nel 2006 per esempio il tasso di rendimento del titolo di Stato decennale americano era attorno al 5%, mentre oggi è attorno al 1.6%. In quel periodo l’indicatore di Buffett che si attestava a circa 97% era moderatamente sopravvalutato.

Risulta evidente che lo stesso indicatore non può essere utilizzato allo stesso modo, a prescindere dai tassi e dalla massa monetaria in circolazione

Quindi, come si potrebbe usare l’indicatore di Buffett, in condizioni di mercato diverse tra loro? L’indicatore di Warren Buffett è ancora affidabile nel 2021 e come va utilizzato?

Un possibile approccio potrebbe essere quello di equipararlo all’indicatore prezzo/utili. Infatti il prezzo del Wilshire 5000 non è altro che una quotazione di mercato, mentre il GDP è una componente di reddito come lo sono gli utili per una società. Sappiamo che l’inverso del prezzo/utili rappresenta anche con buona approssimazione il rendimento atteso del prodotto sottostante.

Quindi invertendo l’indicatore di Buffett (1/indicatore di Buffett), e moltiplicando il risultato per 10 si ottiene una possibile misura del rendimento atteso, che al momento è il 5.08%.

Sottraendo il rendimento risk-free del decennale americano (1.62%) al rendimento atteso del 5.08% otteniamo un possibile premio per il rischio del 3.46%.

Un premio per il rischio sull’azionario del 3.46%, sicuramente non rappresenta un ambiente value o a sconto, ma ci consente anche di affermare che il mercato azionario americano ad oggi, anche a causa della notevole liquidità immessa nel sistema, non appare estremamente sopravvalutato.

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