L’incredibile storia e il futuro dal forte potenziale rialzista, di due titoli azionari quotati alla Borsa di Milano

Titoli e azioni che potrebbero raddoppiare nel 2020

L’ufficio studi di ProiezionidiBorsa ha analizzato l’incredibile storia e il futuro dal forte potenziale rialzista, di due titoli azionari quotati alla Borsa di Milano. Titoli che possono essere facilmente acquistabili da ogni risparmiatore a partire dal quantitativo minimo di 1 azione. Le azioni che analizzeremo oggi sono Tinexta e De’Longhi.

L’incredibile storia e il futuro dal forte potenziale rialzista di due titoli azionari quotati alla Borsa di Milano

Tinexta e De’Longhi sono due eccellenze made in Italy. Tinexta nasce dalle ceneri di Tecnoinvestimenti. La società è attiva in 3 particolari settori, digital trust, servizi di marketing, credit information. Tutti business con buoni potenziali di sviluppo, così come il titolo azionario che è sui massimi storici. Negli ultimi 5 anni, le quotazioni sono passate da 3 euro agli attuali 17,4 euro della chiusura di venerdì.  Una performance attorno al 480%, in pratica una media di circa il 95% all’anno.

Nella settimana del 10 agosto l’azione ha segnato il massimo storico a 18,66 euro. Nella successiva ottava i prezzi hanno ripiegato, sicuramente su vendite causate da prese di beneficio. Tinexta aveva chiuso l’anno a 11,5 euro. Grazie alla chiusura di venerdì il titolo ha già guadagnato il 50% da gennaio. E se non fosse stato per il crollo dei prezzi legati al Covid, forse sarebbe più in alto.

Le prossime mosse di Tinexta in Borsa

Se dovesse mantenere la media di crescita degli ultimi anni, l’azione dovrebbe ancora crescere del 45%. Da qualche seduta i prezzi si stanno muovendo all’interno della fascia compresa tra 17 e 18 euro. Una chiusura sopra 18 euro riporterà l’azione verso il massimo storico e certamente verso la soglia psicologica dei 20 euro. Attenzione a chiusure dei prezzi sotto 17 euro, che favorirebbero una discesa fino a 15 euro.

Un titolo da una incredibile performance del 2.900% in 8 anni: De’Longhi

L’azienda De’Longhi non ha bisogno di presentazioni. Pronunci il suo nome e pensi al pinguino. Una della pubblicità più riuscite nella storia della televisione italiana. Eppure De’Longhi non è solo condizionatori ma anche molti altri elettrodomestici a partire da macchine per il caffè e forni a microonde.

Dopo anni di movimento laterale, il titolo (MIL-DLG) nel 2009 ha iniziato una scalata portentosa. A marzo 2009 l’azione valeva poco meno di 1 euro. A giugno 2017 era già a 30 euro. Una performance in 8 anni del 2.900%, che su media annuale fa il 360% all’anno.

Poi, dal picco di metà 2017, il titolo è sceso fino al minimo di 11,2 euro di marzo di quest’anno. Ma nei quattro mesi successivi, l’azione ha recuperato tutto il terreno perduto, arrivando a chiudere, venerdì, a 27,68 euro.

Le prossime mosse di De’Longhi in Borsa

L’azione ha realizzato il massimo dell’anno nella seduta del 4 agosto a 29,7 euro. Poi i prezzi hanno iniziato un movimento laterale. Vendite di chi ha deciso di monetizzare i guadagni fino a quel momento accumulati sulla carta. L’azione ha in area 29/30 euro una resistenza importante, ma sopra questo livello si aprono le porte per una corsa verso nuovi massimi. Primo target sicuramente 35 euro. Attenzione a chiusure sotto 27 euro, che riporterebbero i prezzi a 25 euro.

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