Libra parte 02. Criptomoneta globale e stabile di Facebook

Libra

Nella prima parte dell’approfondimento sulla criptomoneta Libra, sono state trattate particolarmente le specifiche tecniche e societarie dell’operazione. In questa seconda parte si pubblicheranno una serie di considerazioni personali sull’operazione Facebook-Calibra-Libra.

Considerazioni

Sul fronte privacy l’idea che i gestori possano conoscere tutte le transazioni finanziarie via Libra appare meno importante, alla luce del fatto che tutte le transazioni finanziarie via moneta ufficiale elettronica (bonifici; carte; bancomat; ecc.) sono già perfettamente tracciati, tracciabili, rintracciabili, anagrafabili. Inoltre Facebook ha chiaramente affermato che non ci sarà scambio dati tra Calibra e la galassia di social & APP di Facebook. E’ ovvio che l’accesso ai servizi evoluti sia bancari sia assicurativi, comporta oggi la cessione dei propri dati; pertanto è altresì ovvio che partecipare alla nuova evoluzione-integrazione social media fintech comporterà il rilascio dei propri dati. Sarà compito di consorzi di garanti sovra-continentali garantire che il tutto si svolga entro i limiti della legalità

La platea

La potenziale platea d’uso di Libra sembrerebbe immensa e riconoscibile negli utenti attivi di Facebook, What’sAPP e Instagram, pari a circa 2.5 miliardi di utenti complessivi.

Ma se effettivamente Libra dovesse nascere e confermare la sua usabilità e stabilità a pieno, potrebbe avere un bacino potenziale di utenti pari a quello presente in tutti i social networks e APP-messages del mondo, con la sola esclusione (al momento) della Cina. Pertanto si potrebbe congetturare in circa 4.5-5.5 miliardi di utenti potenziali. Ciò rende Libra quasi pari al Dollaro americano come penetrazione-diffusione. In buona sostanza in pochi trimestri, tutta la popolazione che non ha accesso ad un conto bancario potrebbe avere a disposizione Libra, scavalcando anche il bank-gap di 1.5-2.0 miliardi di abitanti del globo che hanno una quasi nulla o nulla accessibilità bancaria e/o a pagamenti elettronici.

L’uso massivo e senza precedenti di una similare moneta, unitamente al circuito alternativo, potrebbe comportare un abbattimento dei costi di transazione dell’ordine del 90-99% rispetto quelli mediamente attualmente applicati. Quindi il profilo commissionale delle operazioni non sarà ZERO (come dichiarato anche nel W-Paper), ma ad esso molto prossimo, il che consentirà di avere minutissimi guadagni-margini, ma su scala planetaria-ubiquitaria.

Risvolti

I risvolti poi sul retail investing-trading sono NON quantificabili e qualificabili, sia per gli utenti sia per le piattaforme di scambio (borse – exchanges). Si pensi solo alla possibilità di accesso massivo alle piattaforme di trading-investing; praticamente 5-7 miliardi di persone avranno accesso alle borse-exchanges. Ma si pensi altresì alla quantità di liquidità che potrebbe affluire.

Un passo critico nella evoluzione, stabilizzazione e radicazione di questa cripto-moneta sarà il suo utilizzo all’interno di negozi, fisici o remoti che siano, il che comporta ovviamente, che i commercianti stessi inizino a comunicare-esporre-promuovere prezzi sia in valuta globale (Libra) sia in valuta FIAT locale (Dollari, Euro, Sterline, ecc.), ma eventualmente anche in criptomonete alternative.

Banche retail

Se la time-line verrà rispettata dalla Libra Foundation, allora entro il secondo semestre 2020 le tradizionali banche retail dovranno aver implementato globalmente una strategia comune o quasi per arginare lo tsunami funzionale che sta per abbattesi sull’intero sistema fin-banc-assicurativo.

Medesima tempistica per gli altri colossi dell’INFOtech. quali Microsoft, Amazon, Apple, Alibaba, TenCent: creazione di consorzi similari?? operazioni straordinarie su exchanges e relative criptovalute esistenti (adozione e modifica di alcune di esse)?? unione al progetto Libra?? M&A con attuali aziende fondatrici di Libra??

Impatto sulle criptovalute tradizionali

E’ possibile ipotizzare l’impatto di Libra sul cripto-ecosistema attualmente in essere?? E’ veramente arduo e al più possono essere avanzate congetture che si vaglieranno nel 2021 ad implementazione ultimata di Libra. Ponendo l’assunto di base che la criptomoneta di Facebook andrà a pieno regime con tempi e modalità previste, allora gli scenari principali derivanti potrebbero essere i seguenti:

  1. – Libra unico player globale.
  2. – Libra affiancata da “n” altre criptomonete similari dagli altri colossi INFOtech.

Lo scenario A potrebbe comportare l’estinzione graduale di oltre il 90% della popolazione cripto-valutaria complessiva, lasciando spazio solo a quelle che hanno capitalizzazioni considerevoli ed una reale possibilità di fungere da mezzo di pagamento di beni e servizi, interfacciate con Libra stessa e/o con le FIAT. Ragionevolmente ci potrebbe essere spazio per sole 10-20 criptomonete che plausibilmente convergeranno verso pochi modelli terminali (2-10) alla fine di un nuovo processo di consolidamento ed estinzione.

Lo scenario B potrebbe comportare l’estinzione di fatto di tutta o quasi la popolazione cripto-valutaria complessiva, in quanto la competizione con Libra e le ipotetiche altre sarebbe non sostenibile. Ci potrebbe essere spazio solo per 1-2 di esse.

Ad esclusione di Bitcoin, che attualmente mantiene e rafforza la sua posizione dominante all’interno dell’ecosistema cripto-valutario, risulta decisamente rilevante seguire le evoluzioni delle prime 10 criptomonete, sia in termini di capitalizzazione totale, sia in merito alla evoluzione del ranking delle rispettive capitalizzazioni, così da individuare i player che in futuro saranno in posizione competitiva rispetto le altre.

Il miglior compromesso

L’approccio col quale si è mosso Facebook in tale campo è forse il miglior compromesso possibile per la creazione di un nuovo ordine mondiale socio-economico. Difatti, tecnologia, social media e fintech. evoluti, spingono verso criptovalute tipo BTC e verso transazioni su blockchain pienamente e totalmente decentralizzate (forse utopiche). Dall’altro lato invece l’attuale establishment finanziario (bank-based) spinge verso una emarginazione funzionale della cripto-economia. Il progetto Libra Foundation ha tutti i sapori e le sfumature di una commistione-consociazione-ibridazione tra la finanza FIAT e la finanza post-BTC, come ad esempio: criptomoneta; blockchain; smart contracts; decentralizzazione ma parziale; stable-coin; FIAT basket-indexed coin. Si evita in tal modo una guerra mondiale valutaria destrutturata (es.: BTC & Co. vs. banche centrali) e si entra in una fase di liquefazione dei confini di tutti gli attori e settori, permettendo l’evoluzione-transizione verso il concetto di nazione e democrazia digitale. Una riprova di ciò si trova nell’interessantissimo research-paper di Binance su Libra (rif.), dove viene chiaramente affermato che la criptomoneta di Facebook converge pienamente verso la realizzazione operativo-funzionale della moneta globale totale, ideata dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale: la Special Drawing Right.

Una nuova era

Con questa iniziativa, Facebook inaugurerebbe così una nuova possibile era per l’uomo, quella di nazione e democrazia digitale diffusa e cloud-based, dove compagnie colossali (o consorzi tra esse) forniscono ai propri iscritti-cittadini, e con costi modulabili, un intera suite di servizi di cittadinanza (e-trading; sanità; istruzione; previdenza-assicurazione; mercato e valuta unica; ecc.), innescando l’emersione di proprietà e facoltà del tutto nuove per l’umano, come in parte anticipato (pag.25).

I seguenti punti del paragrafo “The Opportunity” suonano disruptivamente per l’ecosistema finanziario FIAT …

a)We believe that people have an inherent right to control the fruit of their legal labor.

b)We believe that global, open, instant, and low-cost movement of money will create immense economic opportunity and more commerce across the world.

c)We believe that people will increasingly trust decentralized forms of governance.

d)We believe that a global currency and financial infrastructure should be designed and governed as a public good.

 

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