Libra: investire sulla criptovaluta?

Zuckerberg

E così anche Mark Zuckerberg ha deciso di librarsi nel cielo delle criptovalute lanciando Libra.

Ieri l’annuncio della  nuova criptovaluta che nascerà in stretta simbiosi con i due social più grandi al mondo: Instagram e Facebook.

Per la verità l’annuncio arriva con grande anticipo visto che il lancio ufficiale di Libra, il suo start, avverrà soltanto nel 2020.

Sembra quasi che Zuckerberg abbia voluto tastare il terreno…

Libra arrivano le prime pressanti polemiche

A meno di 24 ore dal lancio infatti la nuova criptomoneta, per ora ancora in fase progettuale, deve già difendersi dagli attacchi.

E’ chiaro che i due miliardi di utenti dei social Facebook e Instagram rappresentano una entità sovranazionale gigantesca.

E’ altrettanto evidente come questo possa rappresentare una fonte di preoccupazione ben più grande delle attuali criptovalute.

Svariati membri del congresso USA sia democratici che repubblicani hanno già posto interrogazioni ufficiali.

I politici chiedono formalmente la sospensione del progetto almeno fino a che il quadro normativo  non sarà definito e il progetto Libra sia reso ad esso compatibile.

Garanzie di concambio mai viste dai tempi delle riserve auree

E’ ovvio che un progetto di tal fatta, che tra l’altro al momento non prevede partnership bancarie, è in grado di sconvolgere l’intero sistema di pagamenti mondiali.

Tra l’altro l’appetibilità di Libra è aumentata dal fatto  che la criptovaluta sarà convertibile in ogni momento in valute pregiate e/o titoli di stato di qualità.

Non è entrato nei dettaglio ma se pensiamo che sulle banconote dell’euro non è più nemmeno presente la scritta pagabile al portatore è evidente che Libra si accinge a portare in avanti il limite di qualità richiesto ai mezzi di pagamento.

Libra: un consorzio non ben definito con sede in Svizzera

Sappiamo che la Svizzera da tempo è una delle nazioni che con più attenzione e cura del dettaglio ha regolato il fenomeno delle criptovalute.

Nulla da eccepire dunque se Facebook ha deciso di posizionare il consorzio o associazione che controllerà Libra proprio nella Confederazione Elvetica.

Piuttosto, se Facebook detiene 2 voti (il proprio e quello della controllata Calibra) sarà interessante stabilire quanto prima chi sono gli altri 26 membri con diritto di voto (unitario) dell’associazione.

Al momento il progetto è comunque decisamente affascinante proprio per i numeri straordinari che i social coinvolti immetterebbero immediatamente nelle dinamiche di Libra.

Allo stesso tempo però il percorso per passare alla realizzazione concreta pare lungo e tortuoso.

Anche perché qualcuno inizia a temere che Amazon possa prendere spunto e li sì che girano “soldi veri”…

Consigliati per te