Li sottovalutiamo oppure giochi e quiz di queste app gratuite riaccendono neuroni e memoria persino ai cinquantenni?

cervello

Con il progredire dell’età aumenta anche la probabilità di perdere alcune abilità intellettive e di avere difficoltà a tenere a mente più cose e appuntamenti. Si inizia con piccole dimenticanze e nel tempo si sperimenta la sensazione che cali il buio ad oscurare la mente. Non a caso si può già riconoscere quando si è dinanzi ad un cervello in tilt e rischio di ictus se si perde quest’abilità prima dei 60 anni.

Parimenti si possono predire gli sviluppi di future malattie mentali da alcuni piccoli particolari che tuttavia rivelano già danni ai lobi frontale e temporale dell’encefalo. Si può ad esempio registrare scarsa rapidità  nel riconoscimento e conseguente denominazione degli oggetti di uso comune. Come anche scarso controllo di emozioni o del senso di orientamento e difficoltà nell’interpretazione di stimoli visivi e nella percezione dei suoni.

Già ad esempio l’incapacità o il tempo necessario per svolgere questi semplici calcoli matematici fanno capire se il cervello non funziona più bene. Potrebbe pertanto rivelarsi proficuo sperimentare di tanto in tanto le proprie abilità sottoponendosi a brevi test. Oltre che su riviste specializzate, ve ne sono a migliaia a cui si accede facilmente e senza sborsare denaro anche sui cellulari. Eppure è lecito chiedersi se davvero li sottovalutiamo oppure giochi e quiz di queste app gratuite riaccendono neuroni e memoria persino ai cinquantenni. Alla comparsa dei primi sintomi si associa infatti il timore di perdere il senno e il controllo sulla propria capacità decisionale. E in alcuni casi insieme a buchi nella memoria e cali dell’attenzione è il corpo a preannunciare l’arrivo della demenza.

Li sottovalutiamo oppure giochi e quiz di queste app gratuite riaccendono neuroni e memoria persino ai cinquantenni?

In uno studio di qualche anno fa alcuni ricercatori si sono interrogati in merito all’efficacia dei giochi per il cervello. Fra le diverse app per rafforzare mente e memoria ve ne sono alcune addirittura ideate da neuroscienziati. Diventa pertanto interessare capire se scaricando e dedicandosi quotidianamente a giochi cognitivi e test di attenzione si ottengano reali benefici.

Se l’allenamento costante garantisse risultati apprezzabili basterebbe davvero una manciata di minuti per riattivare una mente che invecchia. Purtroppo non vi sono certezze ed evidenze scientifiche a sostegno dei vantaggi derivanti dalla continua stimolazione cerebrale tramite esercizi e quiz. Dai risultati della ricerca si desume infatti a migliorare sono le abilità relative alle particolari richieste dei singoli giochi. Ma sono ben poche e frammentarie le prove secondo cui i benefici del training delle abilità cognitive aiuti a migliorare lo svolgimento delle diverse attività quotidiane.

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