L’Europa crolla con il coronavirus, la Cina è sui massimi: quali sono i motivi?

Cina

Mentre il mercato azionario  dell’Europa  crolla con il coronavirus, la Cina è sui massimi. C’è qualcosa che non torna. La Cina, esportatore del virus, è il paese che in termini di crescita economica sta pagando il prezzo maggiore tra tutti i paesi. O forse non è esattamente così. Quello che stiamo vedendo è solo una faccia della medaglia. E allora proviamo a vederle entrambe partendo dai dati

Indici azionari europei in caduta libera

L’Europa crolla con il coronavirus, la Cina è sui massimi. Sembra quasi un a barzelletta, una commedia dell’assurdo, ma è così. L’indice azionario Shanghai composite, ha chiuso a 3034 punti, esattamente lo stesso livello di luglio del 2019, ad un passo dai massimi a 12 mesi. In mattinata l’Ftse  Mib ha sfondato la soglia dei 21mila punti e si sta dirigendo verso il supporto psicologico dei 20mila punti. A metà luglio quotava 22mila punti, quindi non molto più in alto di questo valore, una discesa accettabile. Invece stupisce la caduta delle ultime settimane. Il 19 febbraio l’indice italiano era sopra i 25400 punti, con una perdita attorno al 18%. Cambia poco il discorso se prendiamo in analisi l’indice europeo Eurostoxx50, che dal massimo del 19 febbraio ha perduto quasi il 16%.

Ecco perché l’Europa crolla con il coronavirus, la Cina è sui massimi

E allora torna la domanda: perché l’Europa è in caduta libera per il coronavirus e la Cina è sui massimi? Perché il mercato stima che la capacità di reazione dell’economia cinese sia superiore di gran lunga a quella dell’Europa, e quindi ne premia la Borsa. Un esempio lo abbiamo sotto gli occhi tutti e riguarda proprio il coronavirus. Le statistiche dicono che in Cina il virus sta lentamente arretrando, la situazione è sotto controllo e presto sarà debellato. In Italia è il caos, in Europa sta iniziando ad espandersi e i danni che farà a livello economico, gli stiamo cominciando appena a vedere. Analisti, economisti, associazioni di categoria di imprenditori e commercianti stimano che le conseguenze saranno pesantissime. In Cina a fronte dell’emergenza hanno costruito un ospedale in 10 giorni e dei 10 dedicati a gestire la crisi coronavirus, ne hanno già chiusi uno da 1500 posti. Da noi 50 ricoverati in un giorno hanno messo in crisi gli ospedali di Lodi.

L’Europa economica è come un pugile maturo e affaticato, 3 cazzotti lo possono mandare ko. L’economia della Cina è un pugile giovane, forse inesperto, ma forte e pieno di entusiasmo. Tre pugni gli fanno male, ma non ne minano la capacità di reazione.

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