L’Europa aspetta la Cina al bivio nel vertice del 1° aprile 2022, atteso il faccia a faccia tra l’UE e Xi Jinping

Cina Xi Jinping

La resa dei conti potrebbe aversi il prossimo 1° aprile quando si dovrebbe svolgere l’incontro virtuale di Charles Michele e Ursula von der Leyen rispettivamente presidenti del Consiglio e della Commissione europea. Dall’altra parte dello schermo dovrebbe esserci il presidente Xi Jinping e il premier Li Kequiang. Lo apprendiamo dal dossier del Consiglio europeo sul tavolo ieri e oggi a Bruxelles.

Un nuovo ordine mondiale

Non a caso la presenza di Joe Biden negli affari europei è significativa rispetto al nuovo ordine mondiale che va formandosi nel disordine generato dalla guerra. La Russia è fuori, gli Stati Uniti sono in sinergia strettissima con l’Unione e la Cina non sa da che parte stare. Perché la presenza rilevante degli States nell’UE è per il Paese del dragone percepita come un’ingerenza rispetto ai suoi piani economici e militari. Una situazione nuova con la quale la Cina dovrà fare i conti. E farli bene perché con l’Unione dal punto di vista commerciale ha sempre fatto il botto. In Italia in particolare, soprattutto con il Governo Conte e quella sinergia che tanto infastidì Trump che confluì nella Via della Seta.

Per non parlare dell’invio benefico di mascherine di protezione contro l’invasione del Covid accompagnato da cittadini cinesi. La missione all’epoca per alcuni ebbe lo stesso sapore dell’aiuto (?) di una delegazione russa all’Italia sotto shock per il Covid. Senza mascherine, né ventilatori.

L’Europa aspetta la Cina al bivio nel vertice del 1° aprile 2022, atteso il faccia a faccia tra l’UE e Xi Jinping

Tra gli altri punti del dossier, c’è la cosiddetta «Bussola strategica» che in sintesi estrema rappresenta le decisioni in materia di Difesa comune da parte dell’Unione. Sia ben chiaro che il vecchio continente, da quel che leggiamo nel dossier, non ha un atteggiamento proprio servile né ossequioso rispetto alla Cina. Infatti tra i vari punti evidenziati nero su bianco ci colpisce il fatto che «la Cina è un partner per la cooperazione, un concorrente economico e un rivale sistemico». Così come viene evidenziato anche che «la Cina tende a limitare l’accesso al proprio mercato e cerca di promuovere a livello globale i propri standard». Ancora «la Cina persegue le sue politiche anche attraverso la sua crescente presenza in mare e nello spazio, nonché utilizzando strumenti informatici e mostrando tattiche ibride». A dire che diversi aspetti, tutto sommato permessi dall’Occidente, non passano comunque inosservati.

Gli affari

Ma soprattutto sarà interessante vedere la faccia di Xi rispetto ad un punto in particolare della nuova risoluzione UE – Cina firmata lo scorso 16 settembre. Si parla di dialogo fondato su interessi globali quali «il disarmo nucleare» e una richiesta. Quella di una «intensa cooperazione dell’UE con la NATO sulle sfide di sicurezza poste dalla Cina […] e la proposta della NATO di mettere a punto una strategia politica per affrontare un Mondo dove la Cina sarà una superpotenza».

A dire, sappiamo chi siete voi e voi sapete chi siamo noi. L’UE ricorda anche i settori in cui il vecchio continente è legato fortemente alla Cina per approvvigionamenti di materie prime essenziali. Che di contro sono un ricavo importante per il regno di Xi. Patti chiari, dunque, e alla Cina la decisione ultima senza che le sia concesso di tenere un piede in due scarpe. O con la Russia o con l’asse UE – USA. In termini soprattutto commerciali. Così l’Europa aspetta la Cina al bivio nel vertice del 1° aprile 2022. È atteso il faccia a faccia tra l’UE e Xi Jinping. Sempre che nel frattempo non ci siano grossi sconvolgimenti nelle agende per gli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina.

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