Lenti a contatto e coronavirus: metterle o meno? Quali sono i rischi?

protezione civile

Ha destato  scalpore la prima morte di un dottore nei primi mesi di Covid 19 in Cina: era un oculista.

Scalpore perché ne è nato un dibattito sulla necessità  o meno di continuare a indossare le lenti a contatto.

Per molti traders sono parte integrante dell’ essere, estetico e di comodità . Sempre più utenti tengono le lenti a contatto quasi tutta la giornata, senza soluzione di continuità, passando    dall’ ufficio alla palestra o all’ impianto sportivo  e poi fino a casa .

Lenti a contatto si lenti no a patto soprattutto in questo periodo, di detergersi  le mani con cura all’inizio  e al termine dell’ uso.

Magari utilizzando le lenti giornaliere, per distruggere una volta dimesse, i batteri che si sono depositati su di esse a difesa dei quali le lenti ci hanno fatto da scudo.

È  bene ricordare infatti che gli occhi, la bocca e il naso sono i corridoi di ingresso al corpo di batteri, virus e allergie, molto presenti in questo periodo.

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Lenti a contatto e coronavirus

I traders lavorano tantissimo al pc e il classico movimento naturale, dopo qualche ora davanti al monitor è  proprio quello di stropicciarsi gli occhi. Sfregandoli  con le mani, a patto ovviamente di non indossare lenti, pena lesioni della cornea.

E proprio questo non si deve fare. Addirittura i medici consigliano vivamente di utilizzare i guanti asettici anche a chi usa le tastiere. Queste ultime e i telecomandi della tv, sono risultati dalle indagini di settore i due strumenti per eccellenza di diffusione batteriologica.

Covid 19 ci sta si rivoluzionando la vita quotidiana, ma ci sta anche ricordando regole igieniche e sanitarie dimenticate o chiuse nei cassetti.

Se stiamo indossando le lenti a contatto ricordiamoci anche di rispettare il metro di distanza dalle altre persone proprio perché se anche indossiamo la mascherina, coprendo bocca e naso, lasciamo scoperti gli occhi agli starnuti e alle dispersioni di liquidi potenzialmente pericolosi nell’aria .

Ricordiamo sempre che un trader in salute è  un trader produttivo.

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