Se c’è un indice che in assenza di tracolli generalizzati in forma di sell-off è in grado di decorrelarsi ed andare per i fatti suoi ebbene questo è l’indice cinese, seguito a ruota in questa speciale graduatoria di autonomia dal Nikkey e in generale dagli indici giapponesi.
Ebbene stanotte una serie di dati molto positivi ha introdotto una seduta, se non brillante, comunque col segno più che non era per nulla scontato dopo la tribolata giornata di ieri sulle borse.
Sono volati i consumi delle famiglie giapponesi saliti a 2.9% da un consensus a 1.7%. Stesso livello atteso per il salario medio annuale uscito invece poi a un entusiasmante +3.6%.
Vuoi vedere che dopo tanti anni di navigazione a vista il Giappone ha finalmente ripreso la strada della vera ripresa?
Quanto all’indice Nikkey non dimentichiamoci che , insieme al nostro FTSEMIB, è uno dei pochissimi che, dalla prima Guerra del Golfo, non ha più rivisto i massimi storici.
C’è un potenziale disegno grafico di testa e spalle rialzista che intanto riporterebbe il listino teutonico sui massimi di periodo.
Non si sta dicendo che certamente accadrà, anche vista l’incertezza generale presente sulle borse probabilmente destinata ad incrementarsi a settembre, ma se i mercati mondiali si mantenessero in quest’aura orizzontale ecco che la borsa giapponese potrebbe affrancarsi da questo tran tran, come si scriveva all’inizio e cogliere l’occasione per dare lo strappo rialzista che i grafici mostrano come possibile.
E’ una opportunità per cui vale la pena tenere gli occhi aperti ed eventualmente farsi trovare pronti.
Articolo di Gianluca Braguzzi – CFI Asset Management and Organization WIAM
