L’economia americana continua a tirare

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I dati macro  economici degli Stai Uniti proseguono imperterriti la loro marcia verso picchi di eccellenza battendo anche oggi le attese.

Richieste di disoccupazione continua 1.696K 1.710K 1.711K
Indice principali prezzi al consumo (Mensile) (Ago) 0,1% 0,2% 0,2%
Indice principali prezzi al consumo (Annuale) (Ago) 2,2% 2,4% 2,4%
IPC (Annuale) (Ago) 2,7% 2,8% 2,9%
IPC (Mensile) (Ago) 0,2% 0,3% 0,2%
IPC, non destagionalizzato (Ago) 252,15 252,40 252,01
Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione 204K 210K 205K

Come possiamo notare tutti dati positivi: in verde i dati sulla disoccupazione e in rosso quelli sugli indici dei prezzi che magari non rinforzeranno il dollaro ma sono preciso segnale che la crescita e i target occupazionali stanno venendo raggiunti senza inflazione. Per lo meno ampiamente sotto controllo.

Da un’analisi storica emerge che sono stati rarissimi i periodi di massima occupazione coincisi con fasi di bassa inflazione. Abbiamo già analizzato questo fenomeno e i suoi perché.

Quello che si differenzia dal passato è che il ciclo USA sta avanzando nonostante le evidenti difficoltà anche in termini di consumi dei principali partner europei. Dunque possiamo concludere che l’America sta integrando se non sostituendo quote importanti di mercato solitamente orientate ai paesi occidentali sviluppati verso i mercati emergenti.

In questa fase la forza relativa del dollaro tonico in una analisi di breve ma molto moscio rispetto ad analoghe fasi di crescita del passato sta dando una grande mano alle aziende americane esportatrici.

Restiamo dell’idea che questa mancata esuberanza del dollaro preziosa per alimentare queste dinamiche rosee sia diretta conseguenza delle campagne monetarie della FED. La grande stampa di moneta immessa sui mercati a tasso zero, il Quantitative Easing hanno di fatto impedito che la valuta americana prendesse il volo sia verso l’euro ma anche verso le monete emergenti che grazie a questo stato di cose consentono alle popolazioni locali di rifornirsi di prodotti a stelle e strisce a prezzi accessibili.

Rimane il dubbio di quanto potrà durare questo ciclo e stiamo lavorando per darci un ‘idea…quel che è certo è che se la FED confermerà le previsioni realizzando rialzi dei tassi significativi da qui a fine anno la fase di picco è vicina. Molto vicina.

 

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